Asti
Operazione militare antitaccheggio. I furti nei negozi ricadono sui consumatori finali
Prosegue l’attività di contrasto dei carabinieri della compagnia di Alba al fenomeno del taccheggio nei negozi, centri commerciali e supermercati albesi, sempre più diffuso e i cui costi ricadono poi sui consumatori, dal momento che la grande distribuzione colpita da tale reato, applica ricarichi stimati tra il 5 ed il 10% sui prodotti in vendita.L’ultima operazione militare dello scorso fine settimana ha portato alla denuncia di 3 persone, 2 romeni e un italiano, per il reato di furto aggravato, recuperando refurtiva del valore complessivo di 620mila euro. Nel dettaglio, il primo a finire nei guai, sabato sera, è stato un 40enne pregiudicato romeno che vive ad Asti, fermato dai militari all’esterno di un centro commerciale di vendita di prodotti per la casa ed il giardinaggio. Era riuscito ad impossessarsi di alcuni trapani elettrici, flessibili e vari altri arnesi da lavoro nascondendoli nel carrello sotto due sacchi di terra di scarso valore economico. I carabinieri, avendo però notato il suo atteggiamento sospetto, lo hanno fermato proprio mentre caricava gli attrezzi rubati nella sua auto. La refurtiva, del valore di 400 euro, è stata poi riconsegnata al responsabile della struttura commerciale.
Altro furto ai danni di un supermercato ad opera di una badante romena 25enne, anche lei residente ad Asti, che è stata sorpresa da una pattuglia di militari in borghese nel pomeriggio di sabato a fare incetta di salumi e formaggi che, mano a mano, prelevava nascondendoseli sotto i suoi vestiti. Appena oltrepassata l’uscita del supermercato, dedicata a clienti che non facevano acquisti, i carabinieri l’hanno fermata recuperando tutta la refurtiva del valore di 120 euro.
Infine, un 20enne pregiudicato nomade di etnia sinti, residente ad Alba è stato colto in flagranza di reato dai militari in un supermercato del centro cittadino per il furto di insaccati e carne confezionata per un valore di 100.
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