Cronaca
Anniversario della “presa” di Venaus: la lotta dei No Tav riparte da Susa
L’8 dicembre, per i militanti No Tav, è una data importante, simbolica: non per la festa dell’Immacolata, bensì perchè ricorre l’anniversario della riconquista della piana di Venaus sgomberata nel 2005 dalla polizia. E visto che – come scrivono in un comunicato – “reti muri e forze dell’ordine” non li “fermeranno” mai, preparano una 4 giorni fitta di appuntamenti, tra Susa, Chiomonte e Giaglione, per “fare pressione intorno ai luoghi simbolo della connivenza tra affari e politica, con atti di disobbedienza civile che sono una garanzia per il futuro di tutto il paese”.
Il corteo dell’8 partirà da Susa e si concluderà all’autoporto che è collocato a fianco dell’A32. La mobilitazione dei comitati è anche una risposta alla determinazione del governo Monti di andare avanti nella realizzazione della Tav. Nei giorni scorsi il commissario straordinario Mario Virano ha incontrato i ministri Passera (Infrastrutture) e Cancellieri (Interni), che lo hanno assicurato sulla volontà di agire “in totale continuità” con le decisioni dell’esecutivo Berlusconi.
IL PROGRAMMA DEI NO TAV.
8/9 dicembre:
- Ore 10: concentramento al campo sportivo di Giaglione e alla stazione di Chiomonte di due cortei per una “visita guidata alle reti che circondano il cantiere”.
- Ore 10: concentramento alla stazione di Susa per un corteo che arriverà all’autoporto dove ci si tratterrà con assemblee ed esibizioni. Nel corso della giornata i cortei della Clarea confluiranno per dare vita a una sorta di Notte Bianca No Tav
10 dicembre:
- Ore 12: pranzo alla baita Clarea
- Ore 20,45, teatro Fassino di Avigliana: “Seconda Giornata europea contro le grandi opere inutili”
11 dicembre:
- Ore 14: festa al presidio di Venaus
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