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Ambiente

Sul palco per decantare le colline piemontesi quale patrimonio dell’umanità

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Le colline come vivo acciaio”, un titolo evocativo, ma anche inusuale che associa le colline astigiane all’acciaio, binomio scelto dai giovani attori Andrea Bosca di Canelli ed Elisa Galvagno di Torino, impegnati nel progetto teatrale basato sulla candidatura dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero, Monferrato a Patrimonio dell’Umanità. Candidatura promossa da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte e Province di Alessandria, Asti e Cuneo.Lo spettacolo debutta sabato 3 e domenica 4 dicembre al teatro Balbo di Canelli e rappresenta una sorta di workshop con laboratori di recitazione sui classici piemontesi, presentazione del progetto Unesco, lettura teatrale sul pallone elastico e leggende sportive locali, proiezione cinematografica sul lavoro dell’attore nel cinema. Tappe successive: Moncalvo il 10 dicembre, Costigliole e Castelnuovo Don Bosco a gennaio.

L’arte teatrale si inserisce a pieno titolo nella costruzione di eventi culturali, artistici, di spettacolo – commenta Maria Teresa Armosino, presidente della Provincia di Asti – che hanno forte valenza strategica per la promozione sociale, d’immagine, di marketing e di sviluppo economico del territorio provinciale”.

Per la Provincia di Asti  – spiega Annalisa Conti, assessore provinciale al Progetto Unesco – la promozione e l’equilibrata diffusione della cultura teatrale sul territorio, con particolare riferimento alle aree inserite nel progetto di candidatura Unesco, può favorire la creazione di un organico sistema di rapporti, in cui realtà pubbliche e private, enti locali e istituzioni culturali interagiscono nell’opera di promozione turistica”.

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