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Ex dirigenti Teksid rinviati a giudizio per morti per amianto

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sette ex dirigenti della Teksid, azienda siderurgica  del gruppo Fiat, sono stati rinviati a giudizio dal gup torinese Sandra Casacci con l’accusa di omicidio colposo per la morte di 16 dipendenti e per lesioni colpose per la malattia di un altro dipendete a causa dell’esposizione prolungata all’amianto nello stabilimento torinese tra il 1978 e il 1989. Per altri due dirigenti è stato dichiarato il non luogo a procedere con la formula per non avere commesso il fatto. Gli operai morirono per tumori polmonari, mesoteliomi e silicosi.
Il pubblico ministero Gianfranco Colace ha contestato  ai dirigenti la presenza di impianti di aspirazione non a norma, che avrebbero provocato l’esposizione al pericoloso minerale.

Oltre ai familiari degli operai deceduti, si sono costituiti parte civile l’Inail e la Fiom-Cgil.

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