Lavoro
Palombella (Uilm): “La Fiom sia responsabile”. Gli operai di Termini Imerese in presidio permanente
“Martedì inizia il tavolo di confronto con la Fiat sul nuovo contratto nazionale dell’auto: la Fiom sieda al tavolo con noi e si assuma la responsabilità del confronto fino alla fine”. Questo l’appello lanciato dal leader della Uilm, Rocco Palombella, ai metalmeccanici della Cgil dai microfoni di Radio Città Futura. “A Pomigliano D’Arco, a Mirafiori e Grugliasco – ha sottolineato Palombella – la casa automobilistica torinese ha stipulato con noi intese confermate dal consenso dei lavoratori per nuove produzioni. In questi giorni, proprio nello stabilimento campano, viene prodotta la nuova Panda, che è un simbolo di vita e fermento industriale.Un sindacato rappresentativo come quello guidato da Maurizio Landini non può girarsi dall’altra parte, ma deve sedersi a quel tavolo, continuare la trattativa fino alla fine, senza alzarsi e assumendosi coerentemente le proprie responsabilità. Spero che questo accada”.
Palombella ha parlato anche della vertenza Termini Imerese, lo stabilimento siciliano che il Lingotto ha lasciato e che dovrebbe essere rilevato dal gruppo molisano Dr Motor, che fa campo a Massimo Di Risio. “C’è tristezza – ha premesso il segretario generale della Uilm – per Fiat che lascia Termini ma allo stesso tempo speranza per la nuova produzione. Massimo Di Risio continuerà ad avere l’apporto di operai dall’alta professionalità per realizzare, dall’1 gennaio prossimo, un programma ambizioso, che punta a produrre nel sito siciliano circa 60mila auto vetture l’anno. In questa vicenda abbiamo svolto una seria trattativa con Fiat, abbiamo fatto cartello con la Regione Sicilia e con le istituzioni locali per garantire una continuità produttiva. Speriamo che entro la prossima settimana riusciamo a chiudere al dicastero dello Sviluppo economico una buona intesa che salvaguardi gli sforzi compiuti”.
LA MOBILITAZIONE DEGLI OPERAI. I metalmeccanici dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, che ha cessato definitivamente la produzione automobilistica alle 22 di ieri con l’assemblaggio dell’ultima Lancia Y, sono in presidio permanente davanti ai cancelli ormai chiusi della fabbrica. L’azione è stata presa giovedì nel corso dell’assemblea tenuta con il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini. Viene così impedita l’uscita delle vetture pronte per essere spedite ai concessionari. Gli operai da venerdì e fino al 31 dicembre sono in cassa integrazione, ma il loro futuro dopo quella data non è ancora delineato. Non tutti infatti saranno riassorbiti da Dr Motors, l’azienda automobilistica molisana che subentrerà a Fiat e che ha presentato un piano in cui è previsto l’impiego, a regime, di 1.312 lavoratori. Altri 600 dovrebbero essere accompagnati alla pensione, con la mobilità.
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