Cittadini
Milioni di euro di buco per le celebrazioni di Italia 150
I primi bilanci del comitato esecutivo di Italia 150 dopo la chiusura delle celebrazioni hanno evidenziato un passivo tra i 3,5 e i quattro milioni. Il vicepresidente Alberto Vanelli ha spiegato che le perdite derivano da mancati trasferimenti da parte del governo per un milione di euro e da una valutazione ottimistica dei ricavi originati dalla vendita dei biglietti d’ingresso. Le enfasi trionfalistiche per i 560 mila visitatori si sono dimostrate un effetti un bluff dato che i visitatori previsti nel budget erano decine di migliaia in più.
Ora al solito è delegato a enti locali e fondazioni bancarie colmare il passivo di bilancio.
Per salvare il bilancio il Comitato Italia 150 vuole valorizzazione il marchio per ottenere anticipi da parte delle banche per per pagare i fornitori.
L’ipotesi sul tavolo prevede l’acquisto delle Ogr da parte della Fondazione Crt. Per l’acquisto e la il segretario generale, Angelo Miglietta, ha dichiarato di voler investire i denari necessari per l’acquisto della struttura e la sua ristrutturazione. I lavori fatti per aprire in fretta e furia le Ogr hanno mostrato tutti i loro limiti.
Dopo quasi due ore di discussione in Commissione Cultura e Urbanistica del Comune di Torino , la delibera di accordo tra l’amministrazione comunale e la Fondazione Crt relativa all’edificio ad H delle ex Ogr è stata liberata il 25 novembre per l’approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale.
Per l’ottocentesco edificio di corso Castelfidardo ampio circa 19mila mq si delinea una trasformazione in polo espositivo museale e della ricerca scientifica e tecnologica. L’operazione prevede l’acquisto da parte della Fondazione Crt dell’intero complesso da Rfi  e la cessione dello stesso edificio al Comune di Torino. Subito dopo l’amministrazione comunale darà l’immobile in convenzione novantanovennale alla Fondazione Crt.
Come hanno annunciato i vertici della Fondazione in Commissione Cultura nei giorni scorsi, siamo alla vigilia di un investimento milionario. Il segretario generale della Fondazione, Angelo Miglietta, ha parlato di 130 milioni di euro. Cinquanta milioni occorrono per il restauro dell’edificio, mentre altri 80 rappresentano la dotazione finanziaria della nascente Fondazione Ogr-Crt, il futuro gestore della struttura.
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