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Sei precario? “Inventati il lavoro”: la Lombardia in soccorso dei fantasmi dell’informazione

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Un progetto di legge per soccorrere giornalisti precari, autonomi e cococo nei loro tentativi di inventarsi un lavoro con lo strumento normativo delle società di servizi, delle cooperative e delle società tra professionisti. Lo ha presentato in Lombardia il consigliere regionale dell’Udc Enrico Marcora: “Quello dei giornalisti è un problema concreto, che non può non incontrare il favore e il sostegno dei partiti di maggioranza”. Anche il sindacato lombardo appoggia l’iniziativa, così come il consigliere dell’Ordine regionale Franco Abruzzo, che durante la presentazione ha tracciato un quadro delle normative a favore dei giornalisti e ha sottolineato l’importanza degli sconti sui contributi previdenziali che l’Inpgi concede agli editori che assumono giornalisti disoccupati. Questo succede in Lombardia, mentre nel vicino Piemonte la situazione resta difficile per i moltissimi precari dell’informazione e il futuro non sembra promettere nulla di buono.

Negli ultimi dieci anni la categoria dei giornalisti (sia professionisti che pubblicisti), ha subito cambiamenti importanti e, soprattutto nell’ultimo triennio, il numero dei disoccupati è cresciuto in maniera esponenziale. Allo stesso tempo è in aumento il numero dei “nuovi lavoratori della rete” (wwworkers), che svolgono la loro attività anche da casa. A questo proposito, è importante sottolineare che l’allegato M del contratto nazionale, al fine di garantire il pluralismo dell’informazione, prevede il ricorso a società di servizi o a cooperative “quali strutture di produzione esterna anche per le nuove iniziative editoriali”.

Da queste premesse parte la proposta di legge del consigliere lombardo Marcora, con la quale si intende promuovere e sviluppare l’attività dei giornalisti istituendo un apposito Comitato regionale, che rappresenterà una sede permanente di incontro e promozione delle attività professionali, anche attraverso convenzioni per l’assegnazione da parte di enti pubblici di immobili in comodato o in locazione (per creare micro-imprese editoriali). A sua volta la Regione Lombardia dovrebbe costituire (una volta approvato il progetto di legge) un fondo di solidarietà di 150mila euro destinato a contribuire alla fornitura di strumenti e a corsi di formazione per i giornalisti precari. In sostanza lo scopo dell’iniziativa del consigliere Marcora è quello di istituire un fondo di solidarietà per aiutare giornalisti professionisti e pubblicisti a “fare impresa”, come recita lo slogan dell’iniziativa: “Inventati il lavoro, la Regione Lombardia ti aiuta”. E la Regione Piemonte? Per adesso rimane a guardare.

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