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La riunione dopo la bufera: a Torino incontro tra Fiat e sindacati (compresa la Fiom)

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Primo incontro Fiat-sindacati dopo la bufera. E’ stato convocato per martedì prossimo alle 10.30 all’Unione industriale di Torino: alla riunione sono state convocate tutte le sigle, compresi i “ribelli” della Fiom. Al centro del confronto l’estensione a tutti gli stabilimenti automobilistici italiani del Lingotto del cosiddetto accordo di Pomigliano, siglato il 29 dicembre 2010.

La convocazione arriva dopo lettera inviata da Fiat ai sindacati con la quale è stata annunciata la disdetta di tutti gli accordi in vista dell’applicazione dal contratto collettivo di primo livello. La Fiom, che non ha siglato l’intesa sullo stabilimento campano, dopo la missiva dell’ad Marchionne ha subito minacciato lo sciopero generale. Gli altri sindacati sono invece pronti al dialogo, convinti di poter raggiungere entro fine anno un accordo sul nuovo contratto che non lasci i lavoratori nell’incertezza.

LE PAROLE DI AIRAUDO (FIOM). ”Mi sembra che la trama si stia svolgendo secondo un copione già scritto. Noi ci andremo per per provare a cambiare un finale che qualcuno ha già scritto. La notizia sarebbe che Fiat fosse davvero disposta a negoziare ascoltando le ragioni dei lavoratori e lasciandoli liberi di scegliere il sindacato che vogliono e la rappresentanza e non escludendoli dal contratto nazionale ma dicendo loro quando finirà la cassa integrazione”.

LA SODDISFAZIONE DI PANICALI (UILM). ”Siamo soddisfatti che la nostra richiesta di convocazione sia stata accolta dall’azienda. Ora dobbiamo impegnarci per dare le giuste risposte ai lavoratori del gruppo in termini di condizioni normative ed economiche. Il confronto negoziale dovrà essere celere e portare ad un soddisfacente risultato. Martedì prossimo saremo al tavolo con Fiat fiduciosi di raggiungere questo obiettivo”.

LA FISMIC: “SI’ ALLA TRATTATIVA, MA SENZA FURBIZIE”. “L’incontro di martedì dovrà essere una trattativa ispirata al massimo rigore contrattuale, ma senza perdite di tempo, furbizie e tatticismi barocchi da parte di chi, come la Fiom, intende solo farci perdere del tempo perchè ha un’altra strategia in testa”. Cosi’ il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo.

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