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Economia

Fiat, il giorno dopo: da Fassino a Bonanni la parola d’ordine è “unità”

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All’indomani dell’annuncio di Fiat della disdetta dei contratti in tutti gli stabilimenti italiani dell’auto, il sindaco di Torino, Piero Fassino, non nasconde la preoccupazione ed auspica un incontro tra le parti. “Il timore – ha sottolineato il primo cittadino a margine di un convegno – è che in queste ore si possa accendere una conflittualità che certo non fa bene al paese nel momento in cui il nuovo premier chiama tutti ad uno sforzo solidale per uscire dalla crisi. Mi auguro che fin dai prossimi giorni sia possibile attivare sedi di confronto tra le parti sociali”. Nel frattempo la Cisl annuncia che non farà scioperi contro il Lingotto dopo la decisione di disdettare tutti i contratti a partire dal prossimo gennaio, ma invoca “una maggiore unità dei sindacati in una fase così acuta di crisi”.

Lo ha detto il segretario generale Raffaele Bonanni a ‘La telefonata di Belpietro’ su Canale 5. Per Bonanni “non c’è alcuna novità” e questo significa solo “che ci sarà un contratto nazionale per tutte le aziende dell’auto metalmeccaniche di Fiat e poi regole diverse tra stabilimento e stabilimento, ne più ne meno ciò che succede a Poste, Enel e altre aziende grandi che hanno più stabilimenti. Non c’è nulla di nuovo se non che Fiat è uscita da Confindustria”. Sull’atteggiamento della Fiom, il leader della Cisl ha affermato: “Continuano le ideologie. E’ la solita storia, mi dispiace. Oggi invece bisognerebbe stare più uniti perchè c’è una crisi pericolosa che si riverbera su ogni settore produttivo e in particolare su quello dell’auto; ci sarebbe bisogno di più unità per salvaguardare i posti di lavoro”.

IL PDL ATTACCA FASSINO. “La disdetta dei contratti di lavoro in tutti gli stabilimenti auto di Fiat, Mirafiori compreso, trova un Comune di Torino completamente e colpevolmente assente e privo di una posizione”. Lo afferma il coordinatore vicario del Pdl di Torino e consigliere comunale, Maurizio Marrone, che in una nota, facendo riferimento al consiglio comunale aperto convocato per lunedì prossimo, sottolinea che “la Sala Rossa si presenta a questo appuntamento senza aver ancora votato alcun atto di indirizzo politico su questa emergenza produttiva e occupazionale”.

SUL FRONTE USA. Cambio della guardia al vertice di Fiat Usa. Laura Soave lascia il ruolo di capo del brand per far posto a Timothy Kuniskis, attuale direttore marketing. Nel nuovo incarico, fanno sapere da Auburn Hills con una nota, Kuniskis sarà anche a capo delle vendite, della rete dei concessionari e dei servizi di assistenza. A lui spetterà il compito di rilanciare le vendite della 500 negli States che stentano a decollare.

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