Ambiente
Allarme flavescenza dorata, ma c’è una nuova strategia di difesa delle viti
Chiamati a raccolta i viticoltori piemontesi, rappresentanti il territorio, per discutere di uno dei temi più caldi nel settore. Questa mattina, alle 10, nella sala riunioni dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Asti, viene affrontato il problema della flavescenza dorata, grave malattia della vite. Per curarla una nuova strategia.Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcooperative, Vignaioli Piemontesi, Assomoscato e i Consorzi di tutela dei vini d’Asti e del Monferrato, Asti e Brachetto d’Acqui fanno il punto della situazione sulla campagna 2011, visto l’allarme che deriva dalla possibile espansione della malattia anche su quei vitigni che si sono sempre rivelati più resistenti e tolleranti alla flavescenza, quali, per esempio, moscato e nebbiolo.
Il vero aspetto innovativo sarà rappresentato dall’esame di una nuova strategia di lotta, basata sulla valutazione di formulati a base di “glucoumati”, già sperimentati con successo nel controllo delle batteriosi. È prevedibile che, nella lotta alle fitoplasmosi biologicamente similari alle batteriosi, si possa trovare effettivo giovamento con l’impiego di tali formulati. Si tratterebbe di impiegare una nuova strategia di difesa, non più basata sulla lotta indiretta, ma su una lotta diretta al fitoplasma.
“La Provincia di Asti – sottolinea Fulvio Brusa, assessore all’Agricoltura – si è impegnata nella verifica dello stato di ricerca sui sistemi di lotta alla flavescenza dorata. Questa strategia, al momento unica al mondo, dovrebbe rappresentare una tecnologia altamente innovativa ed ecosostenibile, non creando squilibri ambientale e non determinando residui. L’obiettivo dell’incontro è coinvolgere gli operatori del settore per impostare un vasto programma di sperimentazione che possa velocemente condurre a risultati positivi”.
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