Asti
12 arresti, 16 denunce. L’astigiano preso di mira dai ladri dell’oro rosso
Lo chiamano l’oro rosso, per il suo colore e per il suo enorme valore sul mercato. E’ il rame. Oggetto di desiderio e di furti. Recentemente, il comando provinciale carabinieri di Asti ha impostato una nuova strategia per contrastare l’illegalità in provincia, soprattutto in merito a furti e rapine e, nell’ambito di questa operazione, ha “preso di mira” i lari di rame.
Posti di controllo stradali, 60 pattuglie dell’Arma che perlustrano quotidianamente il territorio, lunghi appostamenti nei pressi degli obiettivi sensibili, ad esempio aziende la cui lavorazione prevede l’impiego della preziosa materia prima che, oggi sul mercato globale è in forte rialzo ed è sempre più utilizzata nei processi lavorativi connessi all’elettronica.
Risultati delle investigazioni: 12 persone arreatate in flagranza di reato, 16 denunciate, in stato di libertà. L’ultimo successo dei militari è della notte scorsa a Incisa Scapaccino. Durante un appostamento nei pressi dei capannoni della Mista, società di lavorazioni metalliche con sede a Cortiglione, già derubata, in precedenza, di quasi 500 chilogrammi di rame, i militari hanno notato lo strano movimento di un individuo che usciva dallo stabilimento caricando un pesante sacco nel bagagliaio di un’auto parcheggiata lì nei pressi.
Fermato, l’uomo, un 30enne operaio della stessa ditta, inizialmente ha giustificato la sua presenza sostenendo di coprire un turno notturno, ma il sacco parlava per lui. Era, infatti pieno di rame, oltre 20 kg di sfridi, residuo della lavorazione che avrebbe poi piazzato sul mercato nero.
Il ladro si è anche rivelato essere l’autore di molti altri furti, verificatisi nei mesi scorsi ai danni della Mista.
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