Asti
40mila euro per la “rete di incubatori di idee”. Come trasformare la formazione accademica in lavoro
40mila euro per far nascere idee imprenditoriali e trasformarle in realtà. Il Comune di Asti attiverà una “rete di incubatori di impresa” per creare lavoro e favorire la trasformazione della conoscenza che deriva dalla ricerca accademica in iniziative imprenditoriali. Il progetto è stato presentato ieri nella sede del polo universitario Astiss alla presenza di Giorgio Galvagno, sindaco della città e Michele Maggiora, presidente della fondazione cassa di risparmio di Asti e del consorzio Astiss.
“Asti dispone di una struttura universitaria moderna e funzionale – commenta Piero Mora, assessore all’Università – che non può essere solo la sede di corsi tradizionali: dobbiamo puntare sulla ricerca, sull’alta formazione e legare sempre di più ciò che si fa all’interno dell’Università con le esigenze e le necessità della comunità locale. Occorre dunque intensificare le azioni in tal senso per dare prospettive, in particolare ai giovani che sono alla ricerca di un lavoro.”
“Il Comune di Asti – sottolinea Galvagno – ha stanziato, per l’avvio di questo progetto, la somma di 40.000 euro e promuoverà una campagna per far conoscere la potenzialità di questo strumento e attivare la fase di scouting, ossia di nascita delle idee, nella speranza che anche nella realtà astigiana vi siano soggetti con intuizioni vincenti da trasformare in opportunità di business”.
Tra le ipotesi, la partecipazione astigiana alla prossima edizione della Start Cup Piemonte Valle d’Aosta, la competizione tra progetti di impresa innovativi, promossa da Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino e Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”.
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