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Cronaca

Torino, benzinai in sciopero notturno 8, 9 e 10 novembre: “Liberalizzare il settore”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sciopero dei distributori di carburante l’8, il 9 e il 10 novembre “contro il Governo che si rifiuta di liberalizzare il settore e cancella il bonus che riconosceva il ruolo di sostituto di imposta ricoperto dalla categoria”. Questo il motivo della protesta dei gestori delle stazioni di distribuzione dei carburanti, che prevede 15 giorni di sciopero. Già a fine luglio i benzinai aveva protestato e proclamato tre giorni di sciopero, poi soppressi. In quel caso le sigle Faib e Fegica avevano deciso di rispondere positivamente all’invito della commissione di garanzia. Una tregua momentanea.

UPDATE. Impianti di benzina chiusi solo nelle ore notturne in Piemonte. Lo ha deciso la Faib-Confersercenti che pur confermando lo stato di agitazione della categoria, in considerazione delle straordinarie condizioni meteo che stanno interessando la regione, sospende l’attuazione dello sciopero, indetto dalle 19.30 di domani fino alle 7.00 di venerdi’, durante le ore diurne per evitare disagi ad eventuali operazioni di soccorso o di allontanamenti precauzionali. La protesta per la richiesta del bonus fiscale, verra’ quindi attuata durante le ore notturne, con il completo spegnimento delle luci del punto vendita e dell’apparecchiatura automatica per l’erogazione in modalita’ self service. “Un atto precauzionale – spiega Gianni Nettis, presidente regionale della Faib – dettato dalla responsabilita’ della categoria nei confronti dei cittadini, che di certo non cancella la profonda preoccupazione per la mancata concessione del bonus fiscale. Senza la concessione di tale misura e’ infatti a rischio la sopravvivenza economica della maggioranza dei punti vendita della distribuzione carburanti, da sempre chiamati a incamerare quotidianamente Iva e accise da versare nelle casse statali”. “L’auspicio e’ dunque – conclude Nettis – che anche il governo sia in grado di compiere un atto di responsabilita’ concedendo il bonus fiscale alla categoria, scongiurando cosi’ il fallimento di numerose imprese che da anni prestano il loro servizio a vantaggio dello Stato”.

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