Piemonte
Del Piero 700 volte Juve. E quest’anno 4 gol tutti contro le grandi
Probabilmente era tutto nei piani. Antonio Conte sapeva che Alex Del Piero, 37 anni, non avrebbe potuto reggere, causa anagrafe, una stagione da titolare ma sapeva, anche, che il suo vecchio compagno di squadra non si sarebbe fatto trovare impreparato e con la tecnica, l’intelligenza e la professionalità che sono la sua cifra stilistica avrebbe potuto trasformare in oro gli sprazzi di partita concessigli. Tutto questo è puntualmente avvenuto. Il Del Piero al quale Andrea Agnelli ha dato poco elegantemente il ben servito a inizio stagione è ancora un giocatore in grado di essere decisivo all’interno di un collettivo che ha fatto del cinismo e dell’opportunismo due armi letali. La squadra di Conte non solo è imbattuta dall’inizio della stagione e in testa alla classifica: è in forma e non perde mai la concentrazione. In questo contesto Del Piero si è integrato a meraviglia, accettando con il consueto stile (e il suo sì che è lo stile Juventus tante volte citato a sproposito…) di essere uno dei tanti.
La differenza è che quando Del Piero entra in campo non è mai uno dei tanti. Scriveva qualche settimana fa Gianni Mura che quando Del Piero entra in campo “senti il respiro dello stadio” e aggiungeva: “uno che si comporta così per vent’anni non può essere trattato come uno qualunque: è il rispetto che si deve a un capitano vero”. Soprattutto se “si comporta così” anche se lo si fa entrare per due o cinque minuti come ha fatto in più di un’occasione Conte.
La partita con la Lazio era cruciale per la Juventus che avrebbe potuto tornare sotto in caso di pareggio con una squadra intenzionata a difendere con tutta se stessa il terzo posto che vale la Champions League. Ci pensava Pepe al 30° del primo tempo a sbloccare il risultato con una rovesciata da album delle figurine. Al 45° del primo tempo Mauri riportava il risultato in parità. Al 28° del secondo tempo Conte decideva di mettere dentro Del Piero al posto di Vucinic. Non un ingresso qualunque ma quello che valeva la 700esima presenza in maglia bianconera. Dopo 5 minuti Alex impegnava Marchetti, dopo 9 lo freddava con una punizione tesa e secca, diversa da quelle che ci si aspettano da lui. I compagni erano pazzi di gioia. Gol numero 289, il quarto di una stagione nella quale le sue reti sono state tutte importantissime e tutte contro grandi squadre (le due milanesi e le due romane). Eccole riassunte in breve.
24 gennaio 2012 Coppa Italia Quarti di finale: Juventus-Roma 3-0 – Nella partita secca di eliminazione è suo il gol su punizione del 2-0 che mette al sicuro il passaggio di turno in Coppa Italia.
20 marzo 2012 Coppa Italia Semifinale: Juventus-Milan 2-2 – Nella semifinale di ritorno segna il gol dell’1-0 che sblocca il risultato.
25 marzo 2012 Campionato 29ª giornata: Juventus-Inter 2-0 – Segna il gol del 2-0 che chiude il risultato e sancisce l’inizio della rimonta della Juventus nei confronti del Milan.
11 aprile 2012 Campionato 32ª giornata: Juventus-Lazio 2-1 – Segna il gol del 2-1 che consegna il successo alla Juventus confermandone la leadership.
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