Cronaca
Carcere di Saluzzo, aggredito un agente. La denuncia del Sappe: “Situazione critica”
”L’aggressione di un detenuto ergastolano appartenente alla criminalità ‘ndranghetista a un collega del corpo di polizia penitenziaria, avvenuta mercoledì nella sezione Alta Sicurezza del carcere di Saluzzo, è l’ennesimo segnale inquietante della tensione che si registra nelle sovraffollate carceri italiane”. È quanto denuncia in una nota il Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria, sottolineando come l’episodio ”metta ancora drammaticamente in evidenza le gravi condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari”.
”Il collega è stato aggredito con violenza dal detenuto – ha detto Donato Capece, segretario del Sappe – e gli sono stati prescritti 15 giorni di prognosi. Certo sarebbe grave l’indiscrezione secondo la quale l’agente aggredito aveva chiesto di essere messo temporaneamente in servizio in altra sezione detentiva proprio per i rapporti tesi con quel detenuto, ricevendo una risposta negativa dal comandante di reparto. Si tratterebbe di una cosa davvero grave e auspico che i vertici regionali piemontesi dell’amministrazione penitenziaria vorranno chiarire anche questa situazione”.
Nel carcere di Saluzzo, ricorda Capece ”sono presenti quasi 420 detenuti (il 45% circa dei quali stranieri) a fronte di 262 posti letto regolamentari. Mancano ben 114 agenti di polizia penitenziaria: ve ne sono infatti 169 in forza e dovrebbero essere 283. E le problematiche sono evidenti, come confermano anche i dati relativi agli eventi critici accaduti a Saluzzo nel 2010. Si sono infatti verificati 3 episodi di autolesionismo, un decesso per cause naturali e 42 detenuti hanno fatto in passato lo sciopero della fame”.
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