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Piemonte

Scuola: il Consiglio regionale approva il piano di dimensionamento. Il Pd: “Tagli drammatici”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il piano di dimensionamento scolastico è un atto di fondamentale importanza per la crescita culturale, sociale, economica della Regione e si pone l’obiettivo di riorganizzare il sistema istruzione dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria superiore”. Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato a maggioranza la delibera che stabilisce numeri e parametri per tutti gli istituti scolastici della Regione con particolare riguardo ai comuni montani e cosiddetti ”marginali”. Per l’assessore regionale all’Istruzione Alberto Cirio si tratta di “un importante atto di indirizzo che trasferiamo alle Province per l’applicazione”.

LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE. ”Questo paese si trova a gestire emergenze soprattutto nel campo dell’istruzione, con tagli drammatici – ha detto l’esponente del Pd Gianna Pentenero – e, nonostante i 5 miliardi di euro in meno destinati al sistema, utilizziamo lo strumento degli istituti comprensivi per razionalizzare e garantire continuità educativa e didattica. Ma quanto saranno ancora sostenibili i tagli?”.

Duro il giudizio del grillino Fabrizio Biolè: “Non si può dire che l’assessore non ci abbia messo l’impegno per mitigare gli effetti del ridimensionamento scolastico sancito dalla finanziaria per il 2011-2012: spalmare su tre anni un dimensionamento inizialmente previsto in uno, e assumere la soglia minima di 500 unità quella necessaria agli istituti scolastici montani e in aree marginali per raggiungere l’autonomia sono però compensazioni solo cosmetiche. Per di più è nostro dovere segnalare episodi paradossali dovuti alle politiche di risparmio indotte a livello nazionale: esistono città piemontesi in cui ridimensionamenti orizzontali faticosamente portati a termine l’anno scorso dovranno essere smembrati per rispondere alle nuove norme di accorpamento verticale”.

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