Ambiente
Un saggio sulla Spina Tre, l’arteria della nuova Torino vista “dal basso”
C’è chi la descrive come la più efficace trasformazione cittadina, chi la abita con soddisfazione, chi la critica per la sua (quantomeno iniziale) assenza di strutture pubbliche e per la rinuncia a costruire con criteri ecologici, chi, ancora, si è mosso collettivamente per migliorarne la vivibilità quotidiana. È la Spina Tre, la più vasta trasformazione di Torino, con un milione di metri quadri quarta area di riqualificazione italiana. Prima che l’opera di trasformazione iniziata per le Olimpiadi del 2006 e (quasi) completata per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia ne mutassero il volto e l’anima, questa zona, nel cuore di Torino Nord, ci parlava di un passato industriale fatto di fonderie e manifatture, di grandi stabilimenti come quelli della Superga e Michelin, di un luogo di fatica e di lotte per 20mila lavoratori.
Oggi quell’area è diventata un quartiere residenziale in cui le case sono cresciute in verticale attorno a un centro commerciale e al nascente Parco Dora. Sono 16mila i residenti o gli addetti che operano nelle nuove imprese ospitate dalla Spina. Gli stabilimenti sono diventati comprensori di abitazioni, le ciminiere campanili, le fabbriche case, uffici, loft e supermercati. Ma a un vorticoso sviluppo urbano non è corrisposta la creazione di servizi alla cittadinanza ed è (soprattutto) per questo che nel 2004 è nato il Comitato Dora Spina Tre, un tavolo di confronto “dal basso” sul modello urbanistico, sul valore e le modalità d’intervento dei cittadini nelle trasformazioni della Città. Da questa esperienza è nato La Spina 3 di Torino. Trasformazioni e partecipazione: il Comitato Dora Spina Tre, un saggio di Ezio Boero con prefazione di Guido Montanari, docente di storia dell’architettura contemporanea presso il Politecnico di Torino. Edito da Impremix Edizioni Visual Grafika il libro si trova nelle librerie piemontesi al costo di 22 euro e può essere ordinato presso la casa editrice all’indirizzo edizioni@edizioni.visualgrafika.it o presso l’autore ezioboero@tiscali.it
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