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Torino: contrasti tra Sel e Pd sul tema privatizzazioni. Curto scrive a Fassino

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La creazione di una holding comunale delle partecipate (in cui dovrebbero confluire Gtt e Amiat) continua a provocare tensioni all’interno della maggioranza di Piero Fassino: lunedì sera i democratici si sono riuniti per dissipare qualsiasi dubbio sull’approvazione di un provvedimento che in realtà – anche in casa Pd – provoca numerosi malumori. A partire dagli uomini di Gariglio, come Marco Muzzarelli e Guido Alunno. Ma è soprattutto con il gruppo di Sinistra ecologia e libertà che la giunta dell’ultimo segretario dei Ds deve fare i conti: lunedì pomeriggio i vendoliani Michele Curto e Marco Grimaldi hanno distribuito una lettera aperta indirizzata a Fassino in cui chiedono “maggiore collegialità” in scelte delicate come quelle relative ai servizi pubblici locali.

IL TESTO DELLE LETTERA. “Auspicavamo che questo dibattito politico avvenisse prima della presentazione della delibera, ma siamo altrettanto convinti che si possa e si debba recuperare il tempo perduto. Non ci risultano chiare le premesse economico finanziarie che hanno determinato un percorso rispetto ad un altro, né quindi quali siano le alternative, né tantomeno se siano chiari a questa amministrazione gli esiti finali. Pertanto riterremmo urgente la convocazione di una riunione della maggioranza consiliare allargata alla giunta ed eventualmente alle forze politiche della coalizione”.

La palla passa ora a Piero Fassino, consapevole di dover trovare un equilibrio tra le esigenze democratiche e quelle vendoliane, pena il riproporsi del solito schema fallimentare che ha caratterizzato la storia del centrosinistra negli ultimi anni. In questo contesto non va dimenticato il ruolo fondamentale che avrà l’esito del congresso provinciale di Sel, a novembre: in caso di vittoria dei “fiommisti” (leggi Michele Curto) la distanza tra i due partiti non potrà che accentuarsi.

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