Cittadini
La protesta dei No Tav in Val di Susa: le informazioni utili
L’appuntamento a Giaglione è alle 10, comincia la protesta. E’ il giorno della attesa, per qualcuno temuta, manifestazione dei Notav in Valle Susa. Alberto Perino ha annunciato un corteo pacifico. “Tutti a faccia scoperta e con le sole bandiere chi vorrà e chi potrà, si avvicinerà alle reti con gli arnesi per tagliare”. L’ordinanza prefettizia parla però diversamente è categorica: “Rivelato che negli ultimi mesi si sono verificati numerosi episodi di grave turbativa dell’ordine pubblico, durante i quali gruppi di persone hanno tentato di entrare nell’area di cantiere danneggiando le installazioni e mettendo a repentaglio l’ordine, la sicurezza e l’incolumità pubblica … si ordina che dalle ore 00.00 del 22 ottobre alle ore 7.00 del 24 ottobre 2011 siano interdette alla circolazione di persone e mezzi via dell’Avanà, via Roma e strada provinciale 233 (dall’intersezione con la statale24 all’intersezione con via dell’Avanà) nel comune di Chiomonte e la strada comunale per frazione San Rocco e quella per frazione San Giovanni nel comune di Giaglione. E’ inoltre vietato l’accesso a chiunque a tutti i sentieri e alle aree prative e silvestri dei comuni di Giaglione e Chiomonte che comunque conducano all’area di cantiere definita dalla recinzione esistente nonché alle aree recintate retrostranti l’area del museo archeologico di Chiomonte e l’area della centrale idroelettrica di Chiomonte. Nella stessa data e orari è vietato l’esercizio di qualsiasi attività venatoria nei comuni di Venaus, Exilles, Chiomonte e Giaglione…”. Le disposizioni prefettizie rendono impossibile avvicinarsi alla recinzione. Il dilemma del corteo sarà una manifestazione pacifica senza avvicinarsi alle reti o uno scontro con le forze dell’ordine.
Un gruppo di di Notav ha tentato di raggiungere la baita Clarea. Ma sono stati bloccati dai carabinieri lungo il loro percorso. La cosiddetta zona rossa sarà protetta da quasi 2 mila uomini delle forze dell’ordine fra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, con idranti, blindati ed elicotteri.
Trenta osservatori scelti dal movimento No Tav, potranno restare nelle zone interdette. Dovranno indossare una pettorina di riconoscimento. Dei 30 osservatori 15 potranno stare nella baita del movimento vicino al cantiere, altrettanti nella zona rossa.
La marcia Giaglione – Chiomonte del 30 luglio scorso
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La mappa della zona
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