Cultura
Gianmaria Testa presenta il nuovo disco e il video girato nel cuneese
“Nuovo da lasciare un gusto in gola, nuovo come una parola che non so. Nuovo che se chiami e non rispondo, molto più forte ti chiamerò”. In tempi stanchi, in cui l’affermazione ricorrente sembra essere “niente di nuovo sotto il sole” è bello sapere che invece qualcosa di Nuovo c’è. Oggi esce Vitamia, l’ultimo disco del cantautore Gianmaria Testa: 11 tracce per raccontare una riflessione lunga 50 anni. Nuovo è il brano che apre l’album e che ci permette di assaggiarne il clima sonoro: la canzone, dedicata al figlio più piccolo dell’artista, è diventata anche un videoclip, girato tra le splendide colline di Castiglione Falletto (Cuneo), con la regia di Giuseppe Battiston.
In quello squarcio di Piemonte (luce calda tra i filari, strade di campagna, biciclette) sembra di cogliere l’essenza più autentica della sensibilità di Testa. C’è la sua voce profonda, ci sono le parole antiche, la poetica del quotidiano, le radici, il lavoro di capostazione, l’umiltà. E c’è il colore di altri tempi (celebrati senza retorica), quando si infilavano le cartoline tra i raggi della bici per simulare (molto alla lontana) il rumore di una motocicletta.
Undici tracce, dicevamo, cui spetta il compito di rappresentare una lunga ricerca musicale e personale. Sono passati ben cinque anni da Da questa parte del mare, lavoro discografico interamente dedicato al tema dei migranti e vincitore, nel 2007, della Targa Tenco. Una gestazione lunga, dunque. Da sempre Testa ha un rapporto speciale col tempo, che per lui è un’occasione di maturazione e non un incubo. “Una volta – racconta – un amico mi ha detto di provare a contare la vita in giorni, anziché in anni. Aveva ragione: tutto si accorcia e si rimpicciolisce. Il giorno è una dimensione minima e quasi misurabile in respiri. Gli anni al confronto sono un tempo metafisico. Così questo disco doveva chiamarsi 18000 giorni perché quella era l’età che avevo quando ho cominciato a pensarci. Ma i giorni sono diventati 19000 e più, il materiale non era pronto e ho rinunciato a quel titolo”.
Poi, nel tempo, si è affacciato un titolo diverso, Vitamia, “tutto attaccato per un po’ di ragioni fra le quali il fatto che non c’è nessuna pretesa riassuntiva, nessun bilancio in corso d’opera. Ci sono degli appunti sul passato, sul presente e perfino una sommessa e laica invocazione per il futuro”. Al disco, prodotto da Fuorivia e distribuito in Italia da Egea Records, hanno lavorato anche alcuni ospiti d’eccezione, come il grande trombonista Gianluca Petrella e il violoncellista Mario Brunello, uno degli interpreti più dotati del nostro tempo, che già in passato aveva collaborato con il cantautore.
Giovedì 20 ottobre (ore 18.30) Testa incontrerà il pubblico alla Libreria Feltrinelli di Porta Nuova (Torino). Poi partirà per un lungo tour che lo porterà in giro per l’Europa, con tappe in Italia, Francia, Germania e Olanda. Il 13 novembre sarà in concerto a Cuneo, il 15 a Pinerolo, poi il 4 dicembre a Vercelli e il 12 a Torino.
Info www.produzionifuorivia.it
Foto: Bertrand Desprez
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