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Cronaca

Stefano Esposito a processo per aver diffamato una simpatizzante del Movimento Notav

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il 31 maggio 2017 inizierà il processo per diffamazione a carico del senatore Stefano Esposito nei confronti di Marta simpatizzante del Movimento Notav che aveva denunciato gravi lesioni eabusi sessuali subiti ad opera dagli agenti di Polizia che l’avevano fermata,

Esposito aveva commentato via Twitter

https://twitter.com/stefanoesposito/status/359055172078546944

e poi su un blog dell’Espresso

la signora Marta, venerdì notte, si è radunata insieme al peggio del peggio dell’anarcoinsurrezionalismo italiano ed europeo (erano presenti oltre che i peggiori centri sociali italiani anche quelli francesi, inglesi, greci ecc. ecc.) con lo scopo dichiarato di attaccare il cantiere al cui interno ci sono operai e forze dell’ordine” e “la procura diretta da Giancarlo Caselli ha inviato diversi avvisi di garanzia per questi fatti e sono aperti processi contro i responsabili”, ancora insistendo “che la signora Marta usi strumentalmente l’accusa di molestie sessuali perché colta il flagranza di reato, lo trovo schifoso. Ti ricordo che al cantiere di Chiomonte erano presenti due magistrati”. Il buon Esposito poi, non ancora pago, aveva rincarato la dose e su La Repubblica veniva ancora precisato il suo pensiero così come espresso in Senato: “una donna che va verso i poliziotti indossando la maschera antigas, cosa si aspetta, che l’abbraccino?” ancora accusando Marta di aver “usato il suo corpo per inventarsi una storia, perché non sapeva come giustificare la sua presenza. Faccio una denuncia formale, così ci sarà una regolare indagine e si saprà se si tratta di una calunnia…”. Nel corso della trasmissione radiofonica La Zanzara aveva poi di nuovo ribadito: “Marta Camposano è stata giustamente manganellata. Si è meritata le manganellate: se vuole fare la guerra allo Stato, lo Stato reagisce” ed in una successiva intervista a La Stampa aveva definito Marta come “una teppista arrivata da Pisa.

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