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Lavoro

Cisl e Uil: “Mettiamo in moto il piano Fabbrica Italia”. Marchionne “sposa” Fiat e Chrysler

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Mettiamo in moto il piano Fabbrica Italia”. Questo lo slogan scelto dall’attivo dei delegati di Cisl e Uil che, con i rappresentanti delle relative categorie metalmeccaniche Fim e Uilm, si confronteranno per ”fare chiarezza sulle prospettive future della Fiat di Mirafiori e dell’indotto auto”. All’iniziativa parteciperanno anche i rappresentanti sindacali di Fismic e Associazione Quadri e Capi Fiat. ”Credo che sia chiaro a tutti cosa sarebbe successo senza la firma degli accordi per gli stabilimenti di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco – ha commentato il segretario piemontese della Uil, Gianni Cortese – ora pero’ c’è la necessità di approfondire il tema della saturazione della produzione dello stabilimento e di avere una sorta di road map per gestire le tappe di avvicinamento che porteranno all’inizio della produzione”.

”Firmare l’accordo del piano Fabbrica Italia ha permesso di avere una prospettiva davanti quando invece l’ipotesi era di veder diminuire drasticamente, o persino scomparire, il ruolo di Mirafiori – hanno sottolineato Maurizio Peverati per la Uilm e Claudio Chiarle per la Fim – la Fiat, dopo molta attesa, ha aggiornato il piano industriale, confermando la produzione del Suv a Mirafiori e dando continuità al modello già in produzione, cioè l’Alfa Romeo Mito. Nel frattempo abbiamo urgenza di verificare con l’azienda la copertura produttiva transitoria per il 2012”.

LE PAROLE DI MARCHIONNE. Quello tra Fiat e Chrysler è “un matrimonio, una fusione industriale, non una fusione culturale corporativa”: lo ha ricordato l’amministratore delegato del Lingotto intervenendo in un incontro industriale in Argentina. “Mai potremo cambiare il dna dei due marchi: un chip è americano come una torta di mele”, ha citato quale esempio Marchionne, ricordando allo stesso tempo la forte e propria “identità” che hanno “la Maserati e la Ferrari”.

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