Economia
Pininfarina, venerdì sciopero di 4 ore. La Fiom: “Subito un piano per fermare i licenziamenti”
La Regione, per bocca dell’assessore al Lavoro Claudia Porchietto, sostiene “di aver sempre fatto la sua parte” nella vicenda Pininfarina, così come non fa drammi il presidente dell’Unione industriale, Gianfranco Carbonato: “La cessazione delle produzioni industriali non è una sorpresa. Del resto la carrozzeria è un’attività che ha perso di competitività”. Parole che certo non riusciranno a placare la rabbia dei 70 operai e 57 impiegati che presto rimaranno senza lavoro: venerdì è stato proclamato uno sciopero di quattro ore, mentre per il giorno dell’incontro con l’azienda – sarà probabilmente lunedì – è previsto un presidio. Il segretario Fiom, Federico Bellono, è chiaro: “Respingiamo i licenziamenti e la chiusura dello stabilimento di San Giorgio Canavese. Chiediamo un piano che fermi i licenziamenti che verranno alla fine di questo ciclo di ammortizzatori sociali”.
“Vogliamo anche capire – ha aggiunto il sindacalista – che cosa ne sarà dello stabilimento di Bairo e dei suoi addetti quando finirà l’affitto della sede alla Cecomp che produce auto elettriche per Bollorè”. Molto dure anche le posizioni di Fim e Cisl, per bocca di Vito Bianchino: “Per il nostro territorio è un ulteriore problema occupazionale. Purtroppo non c’è stato alcun sostegno concreto da parte delle istituzioni. Salterà anche il progetto per i bus elettrici per i quali non è arrivata alcuna commessa”.
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