Società
E’ morto Angelo Cremascoli uno dei grandi dirigenti dello sport del Piemonte
E’ morto Angelo Cremascoli, uno dei più noti dirigenti dello sport del Piemonte. Angelo Creamascoli è stato braccio desto di Primp Nebiolo al CUS Torino di cui è stato per molti anni presidente .
E’ stato anche presidente della Fidal Piemonte, del Coni Piemonte e del Coni Torino.
I funerali di Angelo Cremascoli si svolgeranno giovedì 3 novembre alle ore 8.30 presso la parrocchia Natale del Signore di Via Boston 37 a Torino
Il ricordo di Maurizio Damilano presidente FIDAL
La nostra atletica è stata toccata da un lutto importante con la scomparsa di Angelo Cremascoli.
La notizia mi ha raggiunto con un po’ di ritardo a causa delle festività, ma è con profondo affetto che desidero dedicare queste poche righe di commiato a uno dei più longevi Presidenti del nostro Comitato regionale Fidal, nonché amico da tanti anni.
Angelo Cremascoli ha segnato anni molto importanti per il nostro movimento regionale, anni in cui l’atletica piemontese ha potuto contare su individualità sportive di spicco, su momenti esaltanti per il movimento societario piemontese e per l’evolversi della centralità dell’atletica nel panorama sportivo.
Con Primo Nebiolo, del quale è stato amico fraterno e fedele collaboratore per tantissimi anni, ha dato in Piemonte continuità alle politiche nazionali di sviluppo dell’atletica che il grandissimo dirigente torinese ha messo in campo, portando l’atletica italiana, ma anche il Piemonte e le sue società sportive, ad essere leader del movimento sportivo nazionale e una delle nazioni guida a livello europeo e mondiale.Dirigente del CUS Torino, ha sempre avuto quel carattere distintivo di grande appassionato che si faceva apprezzare sia nelle attività di base che in quelle di vertice.
Tanti vivi ricordi della mia carriera sportiva mi riportano a lui, così come tanti bei momenti di incontro con Angelo e Carlina mi ricordano che oggi più che il momento della tristezza è il momento per dire un grande GRAZIE ad Angelo per quanto ha fatto per l’atletica piemontese.A nome personale, e di tutta l’atletica piemontese, lo saluto pertanto con profonda riconoscenza e abbracciando forte la sua moglie Carla, la famiglia sportiva del CUS Torino e tutto quel movimento sportivo piemontese che per tantissimi anni lo ha avuto come uno dei riferimenti principali.
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