Cronaca
Burgo conferma la chiusura di San Mauro Torinese. Nessun esubero, trasferimento dettato da “questioni organizzative”
L’incontro di lunedì mattina all’Unione Industriale di Torino fra Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil e i rappresentanti della Burgo di San Mauro Torinese ha confermato quanto era già emerso lunedì scorso dopo la presentazione del piano industriale dell’azienda, vale a dire la chiusura della sede amministrativa torinese nel giro di due anni. Rodolfo Magosso, in qualità di responsabile delle relazioni sindacali, e il capo del personale Luca Prevost hanno spiegato come lo smantellamento previsto in 18-24 mesi sia dovuto a “questioni organizzative” e non a esuberi. In sostanza chi vorrà trasferirsi nella sede di Altavilla Vicentina lo potrà fare.
“Abbiamo chiesto maggiori spiegazioni – spiega di Adriana Dal Chiavon di Uil – e ci è stato detto che l’azienda avrebbe dovuto prendere questa decisione già quattro anni fa, al momento della fusione con la veneta Marchi”. I sindacati hanno sottolineato come, in realtà, le due aziende avessero originariamente diviso i compiti: “Non c’è alcun accavallamento delle funzioni – continua Dal Chiavon -, se la contabilità dei clienti si fa ad Altavilla, quella dei fornitori si fa a San Mauro”. Domani le sigle sindacali incontreranno l’assemblea dei lavoratori e nei prossimi giorni verrà attivato un tavolo di crisi con Regione, Provincia e Comune: “L’età media dei lavoratori è di 50 anni, una fascia critica, troppo giovane per la pensione e troppo vecchia per ricollocarsi” spiega Dal Chiavon. La corsa contro il tempo è appena iniziata: il 28 ottobre Burgo Group riunirà il proprio esecutivo e in queste settimane i sindacati non staranno a guardare. Anche perché in gioco ci sono 174 posti di lavoro.
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