Piemonte
La lettera dei deputati proTav al premier: “E’ urgente procedere senza ulteriori ritardi”
“Egregio Presidente, siamo giunti a un momento cruciale per la nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Riteniamo che sia indispensabile un impulso politico decisivo da parte del nostro Governo, affinché ogni incertezza sulla Tav venga meno e si dia conferma definitiva alla realizzazione di un’infrastruttura che rappresenta un simbolo di futuro per tutto il sud dell’Europa”: inizia così, con un accorato appello a Silvio Berlusconi, la lettera aperta (e bipartisan) sottoscritta da cento deputati proTav. Un’iniziativa che vede come primo firmatario – e la cosa non stupisce – il democratico Stefano Esposito e che prende lo spunto da un analogo appello indirizzato da alcuni parlamentari francesi al presidente Sarkozy.
Tra gli aderenti si segnalano Enrico Letta (Pd), i sottosegretari Guido Crosetto (Pdl) e Laura Ravetto (Pdl), il capogruppo della Lega Nord Marco Reguzzoni, il presidente della Provincia di Asti Maria Teresa Armosino (Pdl), senza dimenticare Agostino Ghiglia (Pdl) e il deputato dell’IdV Renato Cambursano. “Dopo l’approvazione del progetto preliminare e l’apertura del cantiere di Chiomonte – scrivono i parlamentari – il raggiungimento dell’accordo politico tra i due ministri sulla nuova positiva ripartizione dei costi tra Italia e Francia, da sancire prossimamente nel nuovo trattato, costituisce un fatto di grande rilevanza dal momento che viene così garantita una delle condizioni richieste dall’Ue per confermare i 672 milioni di euro previsti per la progettazione e le opere preliminari. Tuttavia il 19 ottobre la Commissione Europea dovrà dare il via libera ai finanziamenti comunitari 2014/2020, che comprendono anche 20 miliardi di euro destinati alle reti Ten-T. Se la Torino-Lione non dovesse rientrare nel pacchetto approvato dalla Commissione, questo significherebbe per la nuova linea ferroviaria restare sulla carta una priorità generica, ma del tutto priva di finanziamenti, compromettendo gli 800 milioni di euro finora già spesi in studi e lavori e soprattutto la quota del 30% sull’opera principale”.
“Per questo – concludono i Parlamentari italiani – è urgente procedere senza ulteriori ritardi o tentennamenti, d’intesa con i francesi, anticipando, se possibile, la riunione della Commissione intergovernativa che è stata fissata per l’11 ottobre per consentire un tempo congruo di azione tecnico-politica prima del 19 ottobre”.
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