Ambiente
“Acqua Drugs”: alla scoperta delle stupefacenti fogne torinesi, piene di coca ed eroina
Si chiama “Acqua Drugs” non per caso. Il progetto della Smat (in collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Milano) sul controllo delle acque reflue che da Torino e provincia confluiscono tramite le fogne nelle vasche del depuratore Po Sangone ha dato infatti risultati letteralmente “positivi”. Innanzitutto per la varietà delle sostanze stupefacenti che dalle urine giungono fino a Castiglione Torinese: cocaina, eroina, ma anche anfetamina, metanfetamina, ecstasy e prodotti farmaceutici, come la ketamina, spesso impiegata nelle anestesie, o la codeina (uno stimolatore).
In termini di grammi consumati ogni giorno risultano notevoli i numeri riguardanti eroina (26mila dosi al giorno) e cocaina (9.800): il calcolo approssimativo considera la media rilevata nelle vasche e quella delle dosi singole relative ai vari stupefacenti (5 mg per l’eroina, 70 per la cocaina). Segue l’ecstasy, con 5 grammi al giorno rilevati dalle campionature nell’impianto (50 dosi quotidiane). Tutti numeri che non fanno altro che confermare come Torino resti – banalmente – una delle capitali italiane della droga.
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