Cultura
Dreamscapes, alla Galleria Davico l’arte del sogno. Fotogallery
L’autunno della Galleria Davico comincia con Dreamscapes, la mostra che il prestigioso spazio di Galleria Subalpina 30 a Torino dedica al Realismo immaginario, una corrente nata e sviluppatasi in Olanda ma che conta numerosi adepti anche Oltreoceano. In un’epoca e in un Paese, il nostro, nei quali il surrealismo e il realismo magico vengono spinti al margine della scena artistica e culturale quasi fossero un disvalore, la proposta di Emilio Gargioni è quasi un atto di resistenza contro il monopolio del reale. D’altronde, da anni, la Galleria Davico ha fatto del Surreale fantastico il cardine della propria proposta culturale.
[imagebrowser id=141]
Deus ex machina del movimento del Realismo immaginario è Marcel Salome al quale si deve la straordinaria evoluzione di un gruppo di pittori di eccellenza, provenienti da ogni parte del mondo e gravitanti tutti – ogni anno – in una fantasmagorica manifestazione, che comprende una gigantesca mostra e un libro prestigioso. L’iniziativa, giunta oggi alla sua 11esima edizione, si chiama Dreamscapes e presenta al grande pubblico, ai critici d’arte ed ai collezionisti quanto di meglio si possa trovare quale prodotto dalla magìa della fantasia, dal gioco dell’assurdo, dal fascino del sogno.
In questa mostra vengono presentati otto straordinari artisti: tre americani (David M. Bowers, Michael Cheval e Steven Kenny) due russi (Micha Lobi e Viktor Safonkin) e tre italiani (Leonardo Caboni, Fabrizio Riccardi e Antonio Sciacca). Il russo Micha Lobi rilegge con intelligenza e ironia la pittura di Hieronymus Bosch in un instancabile gioco di citazioni, Michael Cheval cala la sua formazione surrealista in un mondo fatato e barocco, Viktor Safonkin realizza, invece, un’epica cavalleresca e fantasy con uno stile romantico che cita e rivitalizza la pittura ottocentesca. Il grottesco governa anche lo stile di Fabrizio Riccardi che cala le sue figure in una dimensione teatrale e citazionistica. Steven Kenny e David M. Bowers concentrano il loro lavoro su di un ritrattismo tanto tecnicamente ineccepibile quanto totalmente disancorato da un contesto reale.
La mostra – della quale vi proponiamo nella Fotogallery una selezione delle opere – si chiuderà sabato 15 ottobre ed è aperta con orario 10-12:30 e 16-19:30 dal martedì al sabato.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese