Cronaca
Uccise motociclista e fuggì, denunciato a piede libero: “Credevo fosse un sasso”
Il pirata della strada colpevole della morte di Michele Piva, il 38enne investito giovedì notte sull’autostrada Torino-Pinerolo, si è costituito domenica in questura, nel capoluogo piemontese, ed è stato denunciato in stato di libertà per omicidio colposo e omissione di soccorso. Si tratta di un uomo di 40 anni, piccolo imprenditore, residente a Torino, che si è presentato con il proprio avvocato e ha detto di essere fuggito per paura. Piva guidava la moto senza patente, sospesa per guida in stato di ebbrezza.
“Ho visto un uomo sulla destra che si sbracciava – ha raccontato agli agenti – ma nello stesso momento ho avvertito un colpo sulla parte sinistra della mia auto. Ho pensato mi volesse avvertire di qualcosa sulla carreggiata. Non ho mai immaginato che potesse essere un uomo, ho creduto fosse un detrito che era in mezzo alla strada”. Arrivato al casello di Beinasco, l’informatico si è accorto di aver perso dei pezzi dell’auto. “Non ci ho fatto caso, sono andato a casa. Poi il giorno dopo ho letto i giornali e sono venuto qui per raccontarvi la mia versione e ristabilire la verità dei fatti”. Il fascicolo è ora sulla scrivania del pm Ciro Santoriello, procura di Pinerolo.
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