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Economia

‘Indignati’ in piazza Carignano. Domani lo sciopero generale Cgil. Venerdì sit-in Cisl

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Sarà una settimana di scioperi in Piemonte, con i sindacati sul piede di guerra contro la manovra tremontiana, in puro stile madrileno. “Indignarsi non basta”, fa sapere la Fiom, che a partire dalle 17 monterà le tende (per una notte, senza esagerare) a piazza Carignano, alla vigilia dello sciopero generale indetto dalla Cgil per il giorno dopo: “Abbiamo scelto la sede del primo parlamento – ha detto il leader regionale Giorgio Airaudo – perché i cittadini su cui viene caricato il costo della manovra devono essere ascoltati dalla politica e dal governo. In quella piazza uniremo le lotte per i diritti, dalla Fiat ai precari”. Sarà una serata di musica e parole, con microfono aperto a disposizione della cittadinanza.

Airaudo non ha escluso che l’appuntamento possa diventare “a cadenza settimanale”. Per ora, i metalmeccanici ricevono la solidarietà dei ragazzi di Terra del fuoco, gli studenti delle Officine Corsare, i sindaci, i pensionati, il Popolo Viola. Al centro delle proteste il contestatissimo articolo 8 della manovra del governo, quello – per capirci –  che consente agli accordi sindacali aziendali di derogare ai contratti nazionali e alle leggi in materia di organizzazione del lavoro, compresi i licenziamenti. Una materia delicata, in queste ore al centro di piccole modifiche, ritocchi, ripensamenti dello stesso ministro, ma che secondo Airaudo “cancella il contratto nazionale e l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Una norma che ha voluto Fiat, che è incostituzionale e che è persino inefficace, visto che l’azienda trasferirà la produzione dei Suv lontano da Mirafiori. A testimonianza del fatto che Torino non ospita più la plancia di comando del gruppo, ma è soltanto la succursale europea del gruppo Fiat-Chrysler”.

LO SCIOPERO GENERALE. I metalmeccanici indignados faranno solo da antipasto alla giornata di manifestazioni in tutt’Italia promossa dalla Cgil martedì 6 settembre. Un menù ricco, quello del sindacato guidato da Susanna Camusso: appuntamento alle 9 in piazza Vittorio per il concentramento, da lì si proseguirà per via Po, piazza Castello, via Roma, fino in piazza San Carlo, dove parleranno alcuni delegati di aziende e Danilo Barbi, segretario nazionale, che terrà l’intervento conclusivo: “Al menù del governo, particolarmente indigesto – fanno sapere dalla parti di via Pedrotti – la Cgil ne propone uno alternativo con piatti decisamente più digeribili: sanità tritata, spezzatino di enti locali, pensioni flambée e lavoratori tostati”. In piazza San Carlo saranno allestiti undici gazebo, uno per ogni categoria, “nei quali lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati illustreranno il loro lavoro per sottolinearne il valore, dando prova delle proprie capacità professionali”. A incrociare le braccia saranno anche i lavoratori della Gtt, che bloccheranno il trasporto urbano e la metropolitana da inizio servizio alle 6, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.

DALLE PARTI DELLA CISL. Come purtroppo avviene da un po’ di tempo, l’unità sindacale in Italia rimane una chimera. E allora ecco che – dopo le consuete punzecchiature di Raffaele Bonanni a Susanna Camusso – anche la Cisl andrà in piazza per protestare contro la manovra, ma lo farà il 9 settembre: in tutte le piazze piemontesi, con sit-in davanti alle prefetture (ad eccezione di Biella dove è in programma un presidio lunedì pomeriggio a partire dalle 14) per “far cambiare le nome che penalizzano i lavoratori e i pensionati”.

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