Tav: riprende l’allargamento del cantiere a Chiomonte, sale la tensione. Un fermato. Un carabiniere ferito

Dopo che poco prima dell’una era tornata la calma al cantiere della Torino-Lione alla Maddalena di Chiomonte, sono ricominciate le tensioni tra attivisti No Tav e forze dell’ordine, poste a protezione del lavoro degli operai che stanno allargando le recinzioni dell’area. Le tensioni si stanno concentrando sotto il viadotto Clarea dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Alcuni militanti avrebbero lanciato una bomba carta a cui la polizia ha risposto con il lancio di alcuni lacrimogeni. Un manifestante è stato fermato dalle Forze dell’ordine per essere identificato.

Un ufficiale dei carabinieri è stato ferito a un braccio da una pietra, durante gli scontri. In precedenza era stata fermata e identificata dalla Polizia una militante No Tav che stava tentando di salire su una ruspa per bloccare i lavori di ampliamento delle recinzioni dell’area di cantiere.

I lavori di ampliamento erano ripresi questa mattina i lavori di allargamento della recinzione dell’area di cantiere della Torino-Lione alla Maddalena di Chiomonte. Sul posto si sono immediatamente radunati – richiamati dal passaparola su internet e con gli sms – attivisti No Tav che, secondo quanto riferito dalla Questura di Torino, dopo avere protestato battendo con oggetti metallici sulle recinzioni, hanno cercato di tagliare la rete. Il tentativo è stato respinto dalle forze dell’ordine con il lancio di alcuni lacrimogeni a cui è seguito un fitto lancio di pietre da parte dei manifestanti. I lavori, fanno sapere sempre le forze dell’ordine, non sono stati interrotti.

Pochi giorni fa, il 16 agosto, un centinaio di militanti No Tav avevano tentato di impedire l’ampliamento delle recinzioni riempiendo con la terra le buche fatte per i pali. Alcuni di loro si erano anche arrampicati sugli escavatori e avevano infine divelto un tratto della rete. L’intervento delle forze dell’ordine aveva consentito il proseguimento dei lavori.

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