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Economia

L’indagine di Unioncamere e Confindustria: l’industria piemontese riparte, ma non decolla

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La ripresa in Piemonte non riesce a tornare ai livelli precrisi. Il dato emerge dai risultati delle indagini congiunturali di Confindustria e Unioncamere Piemonte, diffuse per la prima volta, lunedì 18 luglio, insieme . In particolare, nel II trimestre dell’anno, l’industria piemontese ha proseguito il suo cammino di ripresa, ma non è riuscita a raggiungere i livelli massimi di produzione registrati a inizio 2008.

La ripresa si conferma, dunque, dal solo motore della domanda estera. Il “problema” è che si tratta di una crescita che, oltre a non creare nuova occupazione, usufruisce ancora di un livello elevato di ore di cassa integrazione, a dimostrazione di una struttura produttiva che non viaggia ancora a pieno regime.

Il quadro, poi, muta ulterirmente se si guarda alle aspettative delle imprese per il terzo trimestre: le indagini evidenziano un rallentamento della ripresa, motivato solo in parte dalla stagionalità del trimestre estivo. Resta debole la domanda interna mentre tengono bene le esportazioni, ristagnano invece gli investimenti ma si stabilizza il quadro occupazionale e scende, pur rimanendo superiore alla norma, il ricorso alla cig.

Nel dettaglio, i dati a consuntivo di Unioncamere Piemonte contenuti nella tradizionale indagine congiunturale nel secondo trimestre dell’anno condotta tra giugno e luglio su un campione di 574 imprese industriali piemontesi evidenziano che la variazione tendenziale della produzione industriale è stata pari a +5,6 punti percentuali, gli ordinativi interni concretizzano un aumento del 3,6% rispetto al periodo aprile-giugno 2010 mentre quelli esteri crescono del 10,7%.

Anche il fatturato totale di crescita: le imprese manifatturiere piemontesi registrano, infatti, in media un incremento tendenziale del fatturato totale pari al 7,9%, sostenuto da una espansione dell’8,5% del fatturato estero. Buone le performance di quasi tutti i comparti: le industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature registrano un incremento del 12,3% e anche la produzione delle industrie dei mezzi di trasporto, dopo il primo trimestre negativo, registra un aumento tendenziale pari al 9,9%.

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