Asti
Oltre un milione di euro per la formazione di giovani e disoccupati
1.440mila euro destinati a giovani, soggetti svantaggiati e adulti disoccupati. E’ la cifra stanziata dalla giunta della Provincia di Asti relativa al bando provinciale “Mercato del Lavoro Disoccupati” per l’anno formativo 2011-2012. Le risorse del bando saranno utilizzate per finanziare corsi post qualifica, post diploma e post laurea per disoccupati.
“I corsi previsti – spiega Maria Teresa Armosino, presidente della Provincia di Asti – saranno caratterizzati da una forte connotazione professionalizzante e strettamente connessi ai fabbisogni delle aziende locali, con l’obiettivo di garantire l’occupabilità delle persone. Si tratta di un forte investimento della nostra Provincia per accrescere le opportunità formative e conseguentemente quelle lavorative in favore di tanti giovani, che costituiscono altrettante potenzialità da realizzare e valorizzare per il nostro territorio”.
Marco Versè, assessore al lavoro e formazione professionale spiega: “Connessi al bando sono inoltre percorsi per giovani a rischio, che hanno abbandonato la scuola, non si sono inseriti nel mondo del lavoro e, avendo un retroterra familiare difficile, sono seguiti dai servizi sociali territoriali o da strutture di assistenza pubblica o privata. Abbiamo inserito anche percorsi per adulti detenuti, corsi per disabili (sensoriali, psichici e psichiatrici, invalidi civili), corsi per immigrati stranieri disoccupati, che per problemi linguistici non sono in grado di frequentare altri corsi di formazione. Garantiamo ancora percorsi formativi annuali o biennali mirati al conseguimento di una qualificazione di base, corsi formativi finalizzati a una qualificazione specialistica o di aggiornamento delle competenze trasversali o professionali, corsi annuali di orientamento e formazione, percorsi pluriennali di qualifica e rientro nell’istruzione secondaria superiore, caratterizzati da una strutturazione modulare, per cui l’allievo, nello sviluppo del suo percorso formativo, può conseguire il diploma di scuola secondaria superiore e una qualifica professionale spendibile sul mercato del lavoro”.
La Provincia, inoltre curerà la diversificazione dell’offerta, in termini di fattispecie formative, durata dei corsi, certificazioni conseguibili, categorie di soggetti destinatari e focalizzazione degli interventi sui destinatari più vulnerabili.
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