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Il dramma delle carceri italiane: in Piemonte 1578 detenuti in più rispetto alla norma

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Nelle carceri del Piemonte ci sono 5212 detenuti (5059 uomini, 153 donne) a fronte dei 3634 posti attualmente disponibili. Un surplus di 1578 presenze che fa attestare la media del sovraffollamento regionale al 43,4 %. Lo rende noto Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Penitenziari. L’istituto penitenziario con il più alto indice di affollamento risulta essere Verbania (90,7 %), seguito da Asti (81,6 %) e Vercelli (79,2 %). Nel frattempo Marco Pannella continua la sua battaglia per rivendicare la legalità in carcere: mercoledì è giunto al suo 85esimo giorno di sciopero della fame.

NEL RESTO D’ITALIA. Trentaquattro suicidi, 532 tentati suicidi, 2.583 atti di autolesionismo e 3.392 proteste. Questo il bilancio dei primi sei mesi del 2011 nelle carceri italiane dove, alla mezzanotte di ieri, erano rinchiusi in tutto 66.929 detenuti, di cui 64.081 uomini e 2.848 donne, a fronte di una disponibilità reale di posti pari a 43.879. Un surplus di 23.050 detenuti in più rispetto alla massima capienza, che determina un indice medio nazionale di affollamento del 52,5%.

L’unica regione italiana che non presenta una situazione di sovraffollamento è il Trentino Alto Adige. Capofila, per sovraffollamento, la Puglia (79,4 %), seguita da Marche (71,8%), Calabria (70,6%), Emilia Romagna (69,7%) e Veneto (68,0%). L’istituto con il più alto tasso di affollamento si conferma quello di Lamezia Terme (186,7%), seguito da Busto Arsizio (152,17%), Brescia Canton Mombello (146,6%), Varese (145,3%) e Mistretta (143,8%). Il 50% (102) delle strutture penitenziaria presenta un affollamento dal 50% all’80%; il 35% (72) un affollamento dal 2% al 49%.

I SUICIDI. Dal 1 gennaio al 30 giugno del 2011 si sono verificati 34 suicidi in cella. Nello stesso arco temporale in 135 istituti sono stati tentati 532 suicidi, dei quali oltre duecento sventati in extremis dal personale di polizia penitenziaria. Il maggior numero di tentati suicidi si è verificato a Cagliari (28). Seguono Firenze Sollicciano (25), Teramo (19), Roma Rebibbia, San Gimignano e Lecce con 18 tentati suicidi. In 160 istituti si sono verificati 2583 episodi di autolesionismo grave. Il primato spetta a Bologna (112), a seguire Firenze Sollicciano (106), Lecce (93), Genova Marassi (77) e Teramo (66).

LE AGGRESSIONI AGLI AGENTI. Ad aggravare il quadro complessivo concorrono i 153 episodi di aggressioni in danno di poliziotti penitenziari, con 211 persone ferite. Sempre dal 1 gennaio al 30 giugno 2011 in 175 istituti si sono verificate 3392 proteste individuali (scioperi della fame, rifiuto del vitto, rifiuto della terapia). Proteste collettive (battiture, rifiuti del carrello) in 126 istituti.

LA PROTESTA RADICALE. Per puntare i riflettori sul problema carceri e per mostrare la loro solidarietà al leader Pannella, i radicali hanno organizzato per questa sera un presidio (ore 19.30 davanti alla sede Rai di Torino) per ”sollecitare l’informazione a dare notizia delle iniziative in corso nel Paese a sostegno dell’amnistia e per il ritorno alla legalità del sistema carcerario italiano”. Per le 20 è prevista una fiaccolata davanti al carcere di Quarto d’Asti. Lunedì 18 luglio, infine, il presidente dei Radicali Italiani e consigliere comunale di Torino, Silvio Viale, farà lo sciopero della fame e porterà l’appello in Sala Rossa sollecitando il sindaco, Piero Fassino ad aderirvi. ”Il problema ha assunto dimensioni tali per cui non è più sufficiente affrontare la questione in termini accademici, ma è necessario farlo in modo concreto. Bisogna occuparsi della questione invertendo la tendenza e non promuovendo campagne che invece tendono a riempire le carceri”, ha detto il medico del Sant’Anna, annunciando che a ferragosto i radicali piemontesi promuoveranno visite in tutte le carceri della regione.

 

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