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Piemonte

Alla tedesca Teutenberg la cronometro finale ma il GiroDonne è di Marianne Vos

Davide Mazzocco

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L’ultima frazione di questa difficile ma splendida edizione del GiroDonne, la ventiduesima, è stata una prova contro il tempo con partenza e arrivo a San Francesco al Campo. È stata Ina Yoko Teutenberg a far registrare il miglior tempo sul traguardo conclusivo del GiroDonne. Per buona parte dello svolgimento della cronometro, in testa alla classifica provvisoria, c’è stata la forte atleta olandese Eleonore Van Dijk, che ha poi dovuto cedere il primato alla più titolata compagna. Dopo aver trionfato con uno sprint magistrale sul traguardo di Forli, oggi, come lo scorso anno, in quel di Montebelluna, la tedesca ha vinto anche a cronometro. Elevatissima la media della Teutenberg, che ha coperto gli impegnativi  sedici chilometri a più di 43 km/h. Alle spalle dell’atleta di Dusseldorf si è piazzata un’ottima Emma Johansson (Hitec Product), staccata di soli dieci secondi. Completa il podio la vera protagonista del Giro, Marianne Vos: vittima di una foratura nelle battute finali, ha pagato un ritardo di quindici secondi dalla vincitrice. Il successo di giornata di una delle formazioni più forti e quotate a livello internazionale, l’Htc Highroad Women, è stato completato dal quarto posto di Judith Arndt, che ha anticipato la compagna di squadra Eleonore Van Dijk, quinta. Nella top  ten di giornata c’è anche la vicentina giallo fluo Tatiana Guderzo (MCipollini Giambenini) piazzatasi decima. Tredicesima la tricolore Noemi Cantele (Garmin Cervelo), staccata di un minuto e dieci secondi.

La padrona di questa corsa è stata Marianne Vos, la fuoriclasse olandese, completa e forte su tutti i tipi di percorso non ha avuto rivali. Chiude il suo terzo GiroDonne con cinque successi: la metà delle frazioni di questa corsa a tappe, porta il suo nome. Alle sue spalle, una brava Emma Pooley (Garmin Cervelo), che paga però un ritardo superiore ai tre minuti nella classifica generale. Terza piazza per la tedesca Judith Arndt (Htc Highroad Women). Ai piedi del podio c’è una brillante Tatiana Guderzo (MCipollini Giambenini) che si dimostra in assoluto la miglior azzurra di tutta la corsa rosa. La vincitrice della maglia bianca, che identifica la miglior giovane, è Elena Berlato (Top Girls Fassa Bortolo). La maglia verde e la maglia ciclamino,  sono state vinte dalla protagonista, la regina in assoluto di questa edizione, Marianne Vos (Nederland Bloeit). Tra ieri, e oggi, due tappe che sicuramente hanno registrato un ottimo pubblico. Due ali di folla piemontesi hanno accolto le centoquindici atlete che hanno portato a termine la corsa rosa.

Non ci credo ancora di aver vinto questa maglia – ha dichiarato Marianne Vos dopo il traguardo -. Una corsa a tappe di dieci giorni, non è facile da vincere. Dopo aver vinto lo scorso anno due frazioni e aver indossato la maglia rosa per due giornate, quest’anno era tra i miei obiettivi la corsa rosa. La tappa del Mortirolo, mi ha dato la convinzione che questa maglia la potevo portare fino alla fine, e così è stato. Con la maglia rosa, che ti da una carica, è più facile affrontare la tappa. Vincere dopo una montagna epica come il Mortirolo è davvero bello, considero questa la vittoria più importante del mio Giro. Quando sono venuta ho sempre lasciato il segno, ho vinto la maglia bianca, lo scorso anno, quella ciclamino due anni fa, e sempre almeno una tappa. Ho corso tre Giri, ma questo è stato davvero spettacolare, non solo perché l’ho vinto, ma per come è stato organizzato e pianificato”.

 

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