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Rifiuti, appello del premier alle Regioni. Cota lo gela: “Il Piemonte dice no per il bene di Napoli”

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La Lega si mette di traverso sul decreto rifiuti. E lo fa principalmente per bocca dei due governatori del Carroccio, Luca Zaia (Veneto) e soprattutto Roberto Cota, non nuovo a dichiarazioni di chiusura nei confronti della “munnezza” napoletana. Mentre ben 14 Regioni italiane si dicono disposte (sulla carta) “a dare il loro contributo” per risolvere l’emergenza, infatti, il presidente piemontese sbatte la porta in faccia ad alleati e napoletani: “‘Non ci sono le condizioni per accogliere i rifiuti di Napoli in Piemonte”.

Cota ha parlato a margine della presentazione del nuovo programma di intervento per le attività produttive messo a punto dall’esecutivo regionale: ”Nella nostra regione c’è un sistema che non può smaltire quei rifiuti ma quel no è dettato anche da una considerazione di carattere più generale: a prendere i rifiuti di Napoli – ha sottolineato il governatore leghista – non si fa il bene del capoluogo partenopeo perchè si spaccia per emergenza una situazione che è invece strutturale. Occorre responsabilizzare gli amministratore locali facendo in loco discariche e termovalorizzatori”.

Le suppliche del premier non bastano, dunque, per convincere il Carroccio. Non solo: se in teoria molte Regioni hanno dato la loro disponibilità, finora solo Puglia e Liguria hanno dato il nulla osta al trasferimento dei rifiuti. Un problema in più per il Cavaliere, che della soluzione del problema rifiuti ha sempre fatto un suo cavallo di battaglia. Mai fare i conti, però, senza l’oste leghista.

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