Cronaca
Val di Susa, i numeri dopo gli scontri: più di 400 feriti, 4 arresti e una denuncia a piede libero
427 feriti tra forze dell’ordine e dimostranti e 4 arresti: è il bilancio con cui domenica sera si è chiusa la lunga giornata di scontri in Val di Susa. Per quanto riguarda i numeri “pacifici”, le forze dell’ordine hanno confermato la presenza di 6mila manifestanti, circa 3mila del movimento No Tav aderenti ai cortei “istituzionali” mentre altri 3mila sarebbero i manifestanti arrivati anche dall’estero. Ovviamente per gli organizzatori sarebbero cifre al ribasso: secondo i No Tav la partecipazione alla manifestazione sarebbe stata dieci volte superiore, con oltre 50mila persone in marcia per dire no all’opera. Già nella notte gli operai sono comunque tornati nel sito e hanno ripreso tranquillamente i lavori. Regolare anche la viabilità, sia sull’autostrada A32 riaperta domenica sera dopo un’intera giornata di chiusura per motivi di sicurezza, sia lungo le statali.
IL BILANCIO DEGLI SCONTRI. In particolare 139 sono poliziotti (uno dei quali necessita di un intervento chirurgico per una perforazione al timpano, causatagli dallo scoppio di una bomba carta); 47 carabinieri; 17 finanzieri; una guardia forestale. A quanto riferiscono fonti dei No Tav, sarebbero invece 223 i feriti tra i manifestanti.
IL BILANCIO DEI FERMATI. Sono quattro le persone arrestate dalla polizia durante gli scontri. I reati contestati vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale a violenza e lesioni. I quattro, insieme una quinta persona denunciata a piede libero, sono indagati anche per possesso di materiale esplodente: secondo la Digos, infatti, al termine degli scontri sarebbero state rinvenute e sequestrate alcune bottiglie molotov.
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