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Cultura

Il Giardino delle Rose (ri)apre le porte all’arte. A Moncalieri Estate 150 un luglio ricchissimo

Davide Mazzocco

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Tempi difficili per chi fa cultura. Eppure c’è chi rilancia. Chi trasforma la crisi in opportunità: per sperimentare, per valorizzare la produzione giovanile e locale. Succede a Moncalieri e succede grazie all’incontro fra Maurizio Babuin e Alessandro Gaido che, in differenti ambiti, hanno scritto pagine importanti della cultura della cittadina dell’hinterland torinese. Nasce così Moncalieri Estate 150, rassegna che si svolgerà al Giardino delle Rose di piazza Baden Baden dall’8 al 29 luglio proponendo in queste tre settimane ben 31 appuntamenti di teatro, cinema, danza e letteratura. “I tempi stanno cambiando e di certo non in meglio – ha spiegato Gaido – ed è per questo che Moncalieri Estate 150 si propone – in controtendenza – come un nuovo laboratorio culturale per la nostra cittadina e per l’area metropolitana”. Un progetto low cost che è stato sposato con grande calore sia dall’amministrazione locale, sia dalle numerose associazioni coinvolte dal tandem moncalierese. A fare da cornice all’iniziativa sarà, appunto, il Giardino delle Rose, “un luogo che vale la pena vedere anche senza un palco” ha ricordato Gaido.

Sabato 2 luglio ci sarà un prologo con lo spettacolo Garibaldi Fufferito ma la rassegna vera e propria partirà venerdì 8 luglio. Il panorama delle proposte è estremamente eterogeneo. Il teatro è senza dubbio lo zoccolo duro con due spettacoli dedicati al primo Re d’Italia (Tutte le donne del Re e Intervista impossibile a Vittorio Emanuele II), una prima nazionale (Panchine), un’opera poco conosciuta di Brecht (Il cerchio di gesso del Caucaso), un’altra ispirata da Wim Wenders (Angelina), una pièce sulla malattia mentale (Grand Hotel Serenase), uno spettacolo dedicato a Piero Ciampi (La tua assenza è un assedio) e tanti altri spettacoli con alcuni show dedicati ai bambini.

Gli appuntamenti cinematografici s’inseriscono nel solco della consolidata esperienza (nata proprio a Moncalieri) del Piemonte Movie, la versione cinematografica locale di Slow Food. La lunga notte dei corti di venerdì 8 luglio proporrà il meglio degli ultimi quattro anni di produzione “short” piemontese. Nelle successive serate verrà dato ampio spazio ai documentari con l’anteprima regionale de Lo sbarco di Adonella Marena e Dario Ferraro, Non c’è più una majorette a Villalba di Giuliano Ricci e È stato morto un ragazzo di Filippo Vendemmiati. La parte musicale sarà monopolizzata dalla musica folk con canti dei briganti, canti urbani, selvatici e randagi, folk marocchino, suggestioni classiche, cantautori e travolgenti ritmi dell’afro beat senegalese. Poi incontri di letteratura, arte e storia il tutto all’ombra del Castello. Per il programma: www.piemontemovie.com

 

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