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Economia

Marchionne ringrazia la Marcegaglia, ma insiste: “Altri passi avanti o via da Confindustria”

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L’accordo raggiunto tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil è sicuramente un risultato di grande rilievo, perchè ha affrontato alcuni importanti nodi in materia di rappresentanza e di contratti”. Lo scrive Sergio Marchionne, in una lettera al presidente di Confindustria Emma Marcegaglia (e inviata anche ai sindacati). L’ad chiede però “ulteriori passi per garantire l’esigibilità degli accordi raggiunti per Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco. In caso contrario Fiat e Fiat Industrial saranno costrette a uscire dal sistema confederale a partire dal 1 gennaio 2012”. La leader degli industriali risponde: “L’accordo non può essere rimesso in discussione”.

Il tono della lettera è amichevole, sottolineato dall’apertura ”Cara Emma”, in cui il manager italocanadese esprime il suo apprezzamento per l’impegno personale della Marcegaglia ”nella defizione di un quadro di riferimento necessario a creare le condizioni di rilancio del sistema economico del nostro paese”. Ma evidentemente, dalle parti del Lingotto, non basta: per Marchionne servono ”certezze indispensabili” per un gruppo automobilistico internazionale, ”abbiamo bisogno che le nostre attività italiane procedano a velocità non inferiore a quella dei concorrenti”. Nei fatti, conclude il manager, ”vogliamo soltanto che le nostre persone possano lavorare in un contesto nel quale tutti si assumano i propri obblighi e le proprie responsabilità, come previsto dai recenti accordi nei nostri stabilimenti”.

LA RISPOSTA DELLA MARCEGAGLIA. A stretto giro di posta è arrivata la replica della leader degli industriali: “Caro Sergio, noi consideriamo questo accordo un grande successo, poichè esso completa la maggior innovazione che le relazioni industriali italiane abbiano conosciuto negli ultimi decenni. Per questi motivi riteniamo che l’accordo non possa essere rimesso in discussione e auspichiamo che esso venga rapidamente ratificato da tutte le organizzazioni che lo hanno siglato. A noi sembra che l’accordo soddisfi anche le vostre istanze in quanto gli accordi di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco possono facilmente rientrare nelle nuove norme pattuite”.

LE PAROLE DELLA CAMUSSO. ”Basta la lettera che Marchionne ha inviato a Confindustria per capire che l’accordo è l’opposto di quello che la Fiat voleva”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a proposito dell’intesa sulle regole della contrattazione siglato dai sindacati e da Confindustria. ”Si tratta di un accordo importante – ha aggiunto la Camusso a margine di un incontro a Serravalle Pistoiese – per far cessare una stagione di accordi separati: Cgil, Cisl e Uil pongono le premesse per aprire un’altra stagione”.

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