Ambiente
No allo spreco alimentare: dalla Regione Piemonte arriva una proposta bipartisan
Combattere lo spreco alimentare e promuovere il recupero dei troppi beni invenduti, sostenendo canali alternativi alla loro distruzione: è l’obiettivo della proposta di legge bipartisan presentata martedì mattina dai consiglieri regionali Angela Motta (Pd) e Rosa Anna Costa (Pdl). Si intitola “Promozione di interventi di recupero e valorizzazione dei beni invenduti” e secondo le parole dell’esponente democratica si tratta di un progetto volto a “finanziare iniziative di enti locali, cooperative sociali e organizzazioni di volontariato finalizzati al recupero di tali beni”.
LO SPRECO TRICOLORE. Secondo le ricerche in Italia il 40% della produzione finisce per essere oggetto di spreco. Si tratta per lo più dei prodotti agroalimentari che rimangono invenduti nei nostri mercati a fine giornata, dei prodotti di prossima scadenza che troviamo negli scaffali dei supermercati, dei pasti non consumati in bar, mense e ristoranti. “Non si tratta in alcun modo – ha detto la Motta – di mettere in discussione il principio del libero mercato o di fare concorrenza ai normali canali di distribuzione: l’obiettivo è quello di coinvolgere in tali progetti la grande distribuzione, i produttori e le associazioni di categoria”.
Anche se non è facile ipotizzare l’entità dei beni che potrebbero così venire recuperati, si può ragionevolmente pensare ad una cifra non inferiore alle 60 tonnellate di prodotti agro-alimentari all’anno. I progetti di recupero finanziabili attraverso la legge riguarderebbero anche i prodotti agricoli non raccolti e rimasti nel campo, i pasti non serviti dalla ristorazione e dalla somministrazione collettiva ed i prodotti farmaceutici e parafarmaceutici. “Con questa legge il Piemonte – ha concluso il consigliere del Pd – vuole farsi promotore di una cultura della solidarietà, della sobrietà, del consumo critico e dello sviluppo sostenibile, allineando la nostra Regione alle indicazioni dell’Unione europea che ha fissato per il 2025 l’obiettivo di una riduzione del 50% dello spreco alimentare”.
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