Cittadini
Tecnologia gratis per il terzo settore: dal BITeB un progetto esemplare anche per l’Europa
Anche il mondo del no profit e delle associazioni di volontariato deve adeguarsi all’evoluzione tecnologica e informatica. Computer, programmi, assistenza, ma anche attrezzature biomedicali usate ma funzionanti: sono questi i prodotti cui gli operatori del terzo settore possono accedere, gratuitamente o a prezzi simbolici, tramite il Banco Informatico Tecnologico e Biomedico.
Il BITeB – Banco Informatico Tecnologico e Biomedico – ha presentato oggi il progetto “La tecnologia digitale per il volontariato e l’inclusione sociale”, selezionato dalla Commissione Europea come progetto rappresentativo italiano nell’ambito dell’anno europeo del volontariato. Presenti, insieme al presidente del BITeB Stefano Sala, Chiara Ferrari, project leader di Techsoup (portale tecnologico online per le organizzazioni non profit) e Silvio Magliano, presidente del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Torino.
Il progetto ha lo scopo di sostenere lo sviluppo e la crescita del terzo settore italiano mettendo a sua disposizione prodotti informatici avanzati, gratuiti o a condizioni di favore, e fornire assistenza sui prodotti distribuiti. BITeB, onlus lombarda nata nel 2003, ha dato “una seconda vita” a computer e attrezzature ospedaliere ancora funzionanti, dismessi soltanto per esigenze di aggiornamento tecnologico, che altrimenti sarebbero stati smaltiti come rifiuti. La divisione informatica ha servito 1300 organizzazioni non profit, attive in tutti i campi del sociale, mentre la divisione biomedica ha assegnato poco meno di 7000 attrezzature (ecografi, lettini operatori, incubatrici, strumenti chirurgici, arredi) a un centinaio di organizzazioni attive nella cooperazione internazionale in 32 Paesi, prevalentemente in Africa, Sudamerica e Asia.
L’altro soggetto coinvolto è TechSoup Global, charity statunitense fondata nel 1987 con la mission di rendere la tecnologia (software SAP, Microsoft, Cisco, Symantec, Adobe) accessibile al mondo non profit. In Italia il servizio è partito a ottobre 2010 attraverso un portale dedicato (www.techsoup.it) che consente alle associazioni di consultare il catalogo, di effettuare online la richiesta di accreditamento e, se ritenute eleggibili per la donazione, di ordinare i programmi desiderati. Viene richiesto soltanto un rimborso spese pari al 4% del valore commerciale dei prodotti. Dall’inizio dell’attività Techsoup Italia ha accreditato 417 onlus e distribuito tecnologia corrispondente a un valore commerciale di circa 2,5 milioni di euro.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese