Seguici su

Cittadini

Riforma sanitaria, arriva a Torino la protesta dei sindaci della provincia: “No a tagli indiscriminati”

Avatar

Pubblicato

il

Non bastassero i guai giudiziari, anche la politica inizia a mettere i bastoni tra le ruote del tanto agognato (da Cota) nuovo piano sanitario regionale. Oggi una delegazione di sindaci e rappresentanti degli enti locali del territorio della provincia di Torino, in primis il sindaco di Venaria, Giuseppe Catania (nella foto), è stata infatti ricevuta a palazzo Lascaris dal presidente del Consiglio Valerio Cattaneo. Fra i principali problemi illustrati dagli amministratori: l’imminente ridimensionamento dei servizi ospedalieri e la chiusura del pronto soccorso di Venaria, la chiusura del pronto soccorso di Avigliana e le criticità degli ospedali di Lanzo, Ivrea, Chivasso e Carmagnola. Non avendo per ovvi motivi un assessore alla Sanità con pieni poteri, la giunta si è presentata all’appuntamento con un carnet di assessori vari: Elena Maccanti (Enti locali), Giovanna Quaglia (Bilancio), Claudia Porchietto (Lavoro); presente anche – per non farsi mancare nessuno – il vicepresidente della Giunta Ugo Cavallera.

La delegazione ha manifestato le proprie preoccupazioni soprattutto in merito ai tagli alla sanità locale, chiedendo al governo regionale di confrontarsi concretamente su questi temi con il territorio prima di decidere. “Non mettiamo in discussione il fatto che si debbano apportare tagli, riteniamo però che ciò debba avvenire non in modo indiscriminato, altrimenti si mettono in discussione importanti servizi di base per la popolazione”, hanno dichiarato i sindaci.

LE RISPOSTE DELLA GIUNTA. “In un momento di forte  crisi finanziaria ci impegneremo per  conciliare le esigenze del piano di rientro con il rafforzamento di uno strumento partecipato come il piano sociosanitario”, ha affermato un po’ in politichese Cavallera. “Porteremo le vostre sollecitazioni al presidente Cota e, oltre a garantire una rete ospedaliera equilibrata, cercheremo anche di potenziare la medicina di territorio per evitare il collasso dell’attività dei centri di pronto soccorso”. “Abbiamo ascoltato con grande attenzione gli interventi degli amministratori locali  – gli ha fatto eco la Maccanti – A breve il presidente Cota presenterà il piano socio-sanitario; da quel momento inizierà una fase di confronto con i consiglieri regionali e con i territori”.

L’ATTACCO DEL PD. A puntare il dito contro il vuoto politico creato dai guai giudiziari dell’ex assessore alla Sanità di Cota, Caterina Ferrero, ci pensa il Partito democratico, per bocca del capogruppo regionale Aldo Reschigna: “Di fronte alle giuste richieste di sospensione dei provvedimenti e di avvio di un confronto reale, anche i sindaci  hanno potuto percepire l’assenza di un interlocutore credibile, in grado di dare risposte concrete. Cota continua a mantenere su di sè le deleghe alla sanità, ma non svolge le funzioni che normalmente l’assessore alla sanità svolge, compreso il confronto con chi protesta per le scelte già avviate. Per questo chiediamo con forza che il presidente nomini al più presto il nuovo assessore, in modo da ridare un governo normale al settore più importante dell’amministrazione”.

LE APERTURE DELL’IDV. Anche il dipietrista Andrea Buquicchio, pur rivelandosi “possibilista rispetto ad alcuni aspetti della riforma (“Se adeguatamente comunicati si riveleranno utili”, come se il problema fosse la comunicazione), ritiene fondamentale che “la riforma sanitaria venga comunque concordata con tutti i soggetti coinvolti: cittadini, enti locali e sindacati”. Elementare, così come elementare è la chiusa del capogruppo Idv: “Ritengo inoltre che i servizi debbano rimanere inalterati: in tal senso giudico ingiusta la recente delibera ragionale che impone tagli ingiustificati agli ospedali provinciali”.

“SULLA SANITA’ HANNO TUTTI LE IDEE POCO CHIARE”. Mette come sempre tutti sullo stesso piano il Movimento 5 Stelle, presente alla manifestazione odierna, attaccando destra e sinistra e prendendosela con le bandiere di partito presenti, ma fortunatamente anche con la riforma: “Siamo preoccupati per i tagli al personale che non garantiscono più l’erogazione neanche minimale dei servizi sanitari; preoccupati per una gestione politica della riorganizzazione del sistema sanitario, ovvero mirato a colpire tutti gli ospedali nelle città amministrate da giunte di colore diverso, come Venaria, Ivrea o Avigliana. Si deve ricercare efficienza, ma non amputare dove si era già investito; pretendere efficacia, ma non rifiutare il dialogo”. Anche i grillini hanno concluso chiedendo a Cota di nominare, “il più in fretta possibile, un nuovo assessore”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese