Calcio, Alessandria salvo. Con una nuova proprietà

Un anno dopo l’ingresso trionfale a Palazzo Comunale, Giorgio Veltroni esce di scena. Non è più il presidente dell’Alessandria Calcio: dopo 24 ore in cui è successo davvero tutto e si passati dal rischio fallimento alla speranza, prima timida e poi sempre più forte, poco dopo le 18.30 l’annuncio. Da Rita Rossa, vicepresidente della Provincia, che ha avuto un compito di coordinamento. “Siamo riusciti a dare un futuro a un sogno. Che è di tutti, di Alessandria e dei tifosi. I grigi sono salvi e si iscriveranno al prossimo campionato di Prima Divisione”. Con una compagine societaria tutta alessandrina: presidente del consiglio di amministrazione è Gionata Cella, preparatore atletico, titolare di una palestra, figlio di un ex calciatore di Torino, Atalanta e Inter e nipote di Vittorio Malacalza, a capo dell’omonimo gruppo industriale, con sede a Genova, il cui nome era già stato accostato, in passato, all’Alessandria. Nel consiglio di amministrazione anche gli avvocati Paola Debernardi e Giancarlo Triggiani, il nuovo ‘proprietario’, che si è intestato tutte le quote, è Cesare Rossini, legale di Veltroni, che ha accettato di assumere un ruolo delicato, ma in questo momento cruciale per la vita dell’Alessandria. Presidente onorario, e figura di garanzia, è il notaio Luciano Mariano, anche lui grande artefice dell’operazione salvataggio. Nuovi anche il collegio dei revisori dei conti e il commercialista. Una formazione destinata a crescere, con ingressi di alessandrini (gli imprenditori Valerio Bonanno e Gianluigi Capra) e anche milanesi e non solo (all’incontro decisivo anche il legale della cordata lombarda). Da domani si pensa alla squadra: ci sono le comproprietà da definire (Cuneaz con la Juve, accordo di fatto raggiunto, e Damonte con il Genoa) e c’è da riprendere Maurizio Sarri. Il tecnico, come annunciato, ha depositato ieri la risoluzione del contratto, “perché voglio essere scelto e non trovato dalla nuova proprietà”.

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