Asti
Arrestati “protettori”. Avrebbero guadagnato 10mila euro al mese per una nuova prostituta
Due nuovi arresti messi a segno dai carabinieri di Asti nell’ambito del programma contro lo sfruttamento della prostituzione. Si tratta di Artur Buna, 28 anni, pregiudicato e di E. H., 24 anni, incensurato e subito scarcerato. Già ad inizio maggio, i militari avevano iniziato a monitorare il territorio astigiano e gli spostamenti di alcune persone, in seguito all’aggressione a 5 prostitute da parte di un uomo che, sulla piazzola di un distributore in corso Savona, aveva affrontato le donne per il controllo della zona. I carabinieri si sono anche avvalsi di alcuni mezzi tecnici, oltre ai tradizionali metodi investigativi, utilizzando, soprattutto i filmati delle videocamere predisposte in determinate aree e che hanno ripreso Buna.
Inoltre, nel corso delle indagini hanno scoperto l’ingresso in Italia di una giovane albanese, attirata ad Asti con la convinzione di avviare un rapporto sentimentale con uno degli arrestati, che, in realtà l’ha poi costretta a prostituirsi.
Le intercettazioni e i servizi di osservazione, oltre a registrare i controlli dei protettori circa l’andamento degli affari quotidiani ed il loro eventuale intervento in presenza di contrasti con altre prostitute, hanno permesso di verificare che per lo sfruttamento dell’albanese, ultima arrivata, i “protettori” contavano di realizzare un guadagno di 10mila euro al mese.
Prima che gli uomini si allontanassero da Asti come, pare volessero fare, i carabinieri li hanno arrestati. Per Buna, custodia cautelare in carcere ed un ulteriore ordine di carcerazione per una condanna definitiva a quattro mesi di reclusione, precedentemente sospesa in quanto l’uomo era stato espulso dal territorio dello Stato. La sua presenza in Italia, oltre al reato, ha determinato il ripristino della misura carceraria. Il complice 24enne, dopo l’interrogatorio, è stato scarcerato in quanto la sua posizione sarebbe meno grave.
Nella foto: Artur Buna filmato da una videocamera
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