Cuneo
Cuneo diventa il “tetto del mondo”, con il folk impegnato dei Modena City Ramblers
Proprio come una fisarmonica, il gruppo si allarga e si restringe: alcuni partono, qualche vecchio amico ritorna. Ma non cambia lo spirito, quell’inconfondibile sapore da combat folk che contraddistingue da sempre i Modena City Ramblers. Il clima di questi giorni, con l’anticiclone che stenta a ingranare e l’estate che gioca a vestirsi d’autunno, sembra un sipario costruito ad arte: forse sotto il cielo brumoso di Cuneo, ad accoglierli ci sarà davvero Un giorno di pioggia, titolo di una delle canzoni che li ha resi celebri. Giovedì 23 giugno la band canta sul palco del Nuvolari Libera tribù, festival rock che in realtà ospita al suo interno tanti generi.
In vent’anni di carriera (ben 12 album all’attivo), i Modena non hanno mai smesso di girare l’Italia in lungo e in largo, col loro bagaglio di esperienze e una musica istintiva, che sembra scaturire dalla strada. Ci hanno dimostrato che l’Irlanda delle fate e dei menestrelli non è al di là della Manica, ma a due passi da noi, nascosta nella provincia emiliana. Ci hanno raccontato i porti nebbiosi, gli emigranti, gli eroi partigiani e l’Italia dei “mafiosi, massoni, piduisti e celerini”. Sempre sulla barricata, combattenti, fedeli a un impegno sociale che si traduce in parole schiette, a volte molto evocative, a volte, bisogna ammetterlo, un po’ prevedibili, perfino “telefonate”, ma comunque figlie di un desiderio di cambiamento, desiderose di stimolare la coscienza dell’ascoltatore.
L’ultimo album si chiama Sul tetto del mondo, un titolo significativo: impossibile non pensare agli studenti sui tetti delle università , fotografati nelle cronache dei mesi scorsi. E in effetti, pur se attraverso filtri letterari e un clima sonoro tra l’irlandese e il balcanico, questo lavoro trae dall’attualità molta della sua linfa vitale: lo dimostrano alcuni titoli, come Giorni della crisi (“giorni indigesti di sogni appesi, a promesse scambiate a tasso variabile”), Interessi zero (“basta una telefonata, protestati o pignorati, privati, pubblici e statali, pensionati ed immigrati”), Altritalia (che cita piccoli e grandi eroi contemporanei: tra questi Angelo Vassallo, sindaco ucciso a settembre 2010 dalla Camorra), Ne emerge un’Italia a volte disillusa e soffocante, a volte speranzosa, ma dove, al di là di ogni critica, non si è ancora perso il senso del ricordo, la nostalgia struggente per Il posto dell’airone, “che respira e vive dentro la mia storia: è là , verso Sant’Agata e il viottolo del cane”.
A fare da spalla ai Modena saranno i Kachupa Folk band, una realtà che attinge a culture popolari diverse: dalla provincia di Cuneo una finestra aperta sul Mediterraneo e sul mondo.
Biglietti: in prevendita € 11.50 + diritti accessori; in cassa € 15.00. Info http://www.nuvolariweb.com/
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