Piemonte
L’assessore Cirio: “Nessuna scuola chiuderà” Bocciata una mozione Pd: “Giunta immobile”
”In Piemonte non si chiude nessuna scuola”: lo ha assicurato l’assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio, parlando nell’aula del Consiglio regionale in occasione della seduta speciale sulla scuola chiesta dal Pd. ”Una riduzione di organico – ha spiegato Cirio – ci sarà. Ma ieri abbiamo ottenuto da Gelmini un impegno a rivedere il ridimensionamento previsto sulla base della popolazione scolastica effettiva, che negli ultimi tre anni è aumentata. I tagli erano stati decisi su previsioni che non si sono avverate”. Le opposizioni hanno duramente attaccato le decisioni della giunta, ottenendo in parte la solidarietà di una parte del Pdl e della stessa Lega Nord. La mozione sulla situazione della scuola in Piemonte è stata comunque respinta con 18 sì e 30 astensioni.
LE PAROLE DI CIRIO. “Al di là di qualche lieve sfaccettatura e incongruenza (il ridimensionamento degli organici e’ di 1179 unità, non 1466, per gli insegnanti e di 900, non mille, per il personale Ata) il dibattito in Consiglio Regionale è condivisibile e mi spiace che l’aula non abbia espresso in merito una posizione comune – ha commentato l’assessore Cirio – Ma ci tengo a sottolineare che il nostro sistema scolastico è considerato uno dei più virtuosi e che il ministro Gelmini si è resa disponibile a rivedere la dotazione di organici per il Piemonte. La prossima settimana a Roma definiremo quanto e come incrementare il nostro personale scolastico, fermo restando che la Regione garantirà anche proprie risorse, come fatto lo scorso anno, per intervenire sulle criticità principali con assunzioni aggiuntive”.
“Abbiamo previsto in bilancio 12 milioni di euro e in assestamento difenderemo il più possibile questa cifra che non sarà mai inferiore ai 10 milioni stanziati con lo stesso scopo nel 2010. Ricordo, inoltre, che la Giunta ha già deliberato 1,5 milioni di euro a specifico sostegno delle scuole di montagna e che il 14 giugno abbiamo siglato l’accordo con le cooperative sociali per il proseguimento del servizio prestato. Il periodo di adeguamento alla riforma si chiude quest’anno – ha proseguito Cirio – e per il futuro stiamo già ridefinendo in Conferenza Stato-Regioni i nuovi criteri di ripartizione degli organici”.
IL J’ACCUSE DEL PD. “I problemi della nostra scuola sono chiari – ha spiegato per i democratici Gianna Pentenero, prima firmataria della mozione – a cominciare dai tagli agli organici del personale docente (1316 docenti in meno) e di quello amministrativo tecnico ausiliario (901 unità di personale Ata). Inoltre, il piano triennale regionale è scaduto e la giunta non ha ancora presentato il nuovo piano con la definizione degli obiettivi. Le risorse iscritte nel capitolo di bilancio sono state garantite alla direzione competente solo per il 25% e in occasione dell’assestamento si prevede un taglio complessivo del 30% su quanto inizialmente previsto. Questo significherà l’impossibilità di finanziare tutte le domande di assegni di studio, di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa e il sostegno delle fasce più deboli e delle scuole materne paritarie che rappresentano il 60% delle nostre scuole”. Secondo il consigliere regionale “a fronte di una scuola ridotta ai minimi termini non registriamo nessuna azione da parte della Regione: si preferisce vivacchiare”.
Gli altri consiglieri di opposizione intervenuti nel dibattito hanno apprezzato la mozione presentata dal Pd: Eleonora Artesio (Fds) e Andrea Buquicchio (Idv) hanno messo l’accento sulla “diminuzione delle risorse che porterà ad un ulteriore taglio del personale, con chiari disagi a carico degli studenti e in particolare degli alunni disabili che avranno meno insegnanti di sostegno ed alle famiglie che non avranno i contributi per il diritto allo studio”.
LA POLEMICA SULLE SCUOLE DI MONTAGNA. Il Movimento 5 Stelle ha promesso invece “vigilanza” su un altro tema “caldo” nel mondo dell’istruzione in Piemonte, le scuole di montagna: “Fa piacere sentir dire dall’assessore Cirio che la Regione abbia stanziato altri 1,5 milioni di euro per le scuole di montagna per l’anno scolastico 2011-2012 e, allo stesso tempo, della volontà dello stesso assessore di presenziare, una volta al mese, nella Commissione competente. Il nostro gruppo consiliare – ha commentato il grillino Fabrizio Biolè – vigilerà affinché le parole di Cirio non rimangano l’ennesima promessa politica ma diventino un atto concreto. Non solo. Auguriamo che la ‘generosità’ della giunta Cota non sia un alibi per il governo e per il Miur per restringere ulteriormente i cordoni della borsa”.
“MOZIONE PUNTUALE E BEN FATTA”. A sorpresa è arrivato anche un mezzo appoggio da parte di alcuni settori della maggioranza. Giampiero Leo e Luca Pedrale (Pdl) e il consigliere Michele Marinello (Lega), presidente della commissione Istruzione, ritengono infatti la mozione del Pd “puntuale e ben fatta”: “Il testo presenta con chiarezza la situazione della scuola in Piemonte. Sarebbe il caso però di approfondirla in Commissione istruzione nella prossima seduta, visti anche gli impegni presi ieri in favore del Piemonte dal ministro Gelmini con l’assessore Cirio. La Regione si sta attrezzando per far fronte ai tagli dei finanziamenti statali già previsti”. Vista l’indisponibilità dell’opposizione a un rinvio del testo in commissione, però, è arrivato il voto contrario: “Siamo spiaciuti – ha precisato Leo – per questo atteggiamento di chiusura del Pd, quando la nostra proposta non era per rinviare sine die il documento, ma soltanto per approfondirlo già domani in commissione e portarlo in Consiglio la settimana prossima”.
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