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Cultura

Aperte le prenotazioni per la seconda tranche del Gran Tour: un autunno di cultura in Regione

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ un vero Gran tour, ispirato ai viaggi degli intellettuali ottocenteschi, ma immaginato su scala regionale. Le dimensioni ridotte non devono trarre in inganno, perché una terra come il Piemonte offre un patrimonio di tesori piccoli e grandi capaci di soddisfare qualunque curiosità culturale. Organizzato da 70 associazioni di volontariato con il sostegno degli enti locali, il Gran tour 2011 è composto da ben 100 itinerari tematici. La prima tranche di visite è iniziata ad aprile e si concluderà in luglio. Oggi (9 giugno) si aprono le prenotazioni per la seconda tranche: quella che va dal 15 agosto al 12 novembre. Curiosiamo tra le proposte estive e autunnali.

Inutile dire che quest’anno molti degli appuntamenti hanno un sapor tricolore. E’ naturale, anche perché il Piemonte offre infiniti spunti per raccontare la storia dell’unificazione. Ma l’intento è ripercorrere questa storia con sguardi e scorci inediti, facendo parlare i luoghi e i protagonisti, i grandi come i più umili. Così ci troviamo davanti a un Risorgimento quotidiano, umanissimo, perfino un po’ “in pantofole”, certe volte. E’ il caso di Nobili, Santi e poveri diavoli raccontano il Risorgimento lungo via Garibaldi e dintorni: l’attuale via dello shopping, dove il sabato i ragazzi vanno a “fare le vasche”, rivela il suo passato, quando si chiamava Via di Dora grossa ed era un crocevia di incontro tra diversi ceti sociali. Re Vittorio Emanuele II e la bela Rosin ci permette invece di ricostruire aspetti di vita privata del primo re d’Italia, grazie a un percorso che tocca il parco la Mandria e Mirafiori, dove si trova il mausoleo della bella popolana amata dal sovrano. Ma il centocinquantenario è occasione anche per parlare di storie più recenti, come quella di Italia ’61 e del museo dell’auto, oppure quella di un secolo e mezzo di sport torinese. A volte il tricolore diventa semplice suggestione cromatica, come in Bianco rosso e… à la verdure, una sguardo sulle opere d’arte di palazzo Accorsi Ometto.

Il resto è una miriade di possibilità, un programma ricchissimo che quasi disorienta e che si articola in vari filoni: musei chiese e palazzi, passeggiate e itinerari, scienza tecnica e natura. Tutto il Piemonte è coinvolto, dal Novarese all’alta Valsesia, dalla Valle Anzasca al Canavese alla Valle di Susa. Alcuni itinerari sono ispirati al tema (attualissimo) dell’acqua: ci mostrano l’acquedotto di Torino e il depuratore Po Sangone. Altri sono più scanzonati, come Non è vero ma ci credo, un viaggio nella superstizione subalpina, dai tempi antichi ai giorni nostri (e sui giorni nostri ci sarebbe molto da raccontare, a cominciare dai conduttori di noti programmi pseudoscientifici che con tono molto serio si domandano se sotto i tombini di piazza Statuto si apra la porta dell’inferno). C’è perfino uno strappo alla regola, una gita fuori dai confini piemontesi che tocca Lugano e Bellinzona.

Si prenota dal 9 giugno  sul sito http://www.piemonteitaila.eu/ oppure al numero verde 800 329 329 o allo sportello Infopiemonte – Torino Cultura (via Garibaldi 3, Torino) tutti i giorni dalle 10 alle 18.

Costo: 4 € per gli itinerari a piedi, 9 € per gli itinerari in autobus a Torino e cintura, 16 € per gli itinerari in autobus in Piemonte. Info http://www.comune.torino.it/cultura/grantour/

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