Lo sport è vita: quando basket è sinonimo di solidarietà

Andare a canestro è il sogno di tutti i cestisti, l’obiettivo comune per cui ogni squadra di basket suda fatica sul campo. Ma il canestro è anche un oggetto, un recipiente capace di accogliere e portare doni. Questi due significati possono vivere insieme. Lo dimostra Lo sport è vita, manifestazione di basket solidale in programma domenica 29 maggio a Torino. Organizza l’associazione sportiva Valdocco.

Partecipano diverse società sportive di Torino e della Provincia. Il torneo è riservato a ragazzi nati dal’94 al 2003, che si sfidano divisi per fasce d’età.  L’appuntamento è per le 8 al Palasport di via Moncrivello 8 (poi ci si trasferisce a Valdocco). Ci sono tanti obiettivi. Lo sport, ovviamente, è centrale, ma non solo nella sua dimensione agonistica. Soprattutto gli organizzatori vogliono che la giornata sia un momento di incontro: gente che si parla (non solo virtualmente, ma guardandosi negli occhi), gente che vive la gioia semplice di un pranzo insieme e di una festa sobria. Un tempo esperienze del genere erano quotidiane: indipendentemente dall’appartenenza politica o dall’orientamento religioso, tutti potevano vivere dei momenti di comunità. Oggi, nel microcosmo di universi sempre più frazionati e individualisti, queste occasioni (soprattutto per i più giovani) stanno diventando merce rara.

Nel pomeriggio, dopo la Messa, si tiene il memorial dedicato ad Augusto Binelli (non il cestista attuale, ma un suo omonimo). Poi un momento di riflessione intitolato Passato, presente e futuro.

La festa è anche un’occasione di solidarietà. La conferenza di San Vincenzo della parrocchia Sant’Anna organizza una raccolta di alimenti non deperibili (soprattutto pasta, scatolame, latte a lunga conservazione) per le famiglie in difficoltà. Inoltre è possibile partecipare a una raccolta di tappi di plastica per aiutare la casa La madonnina, che offre ospitalità ai parenti dei malati di cancro ricoverati all’Istituto per la Ricerca di Candiolo. In questo modo ci si avvicina alla cultura del riciclo e contemporaneamente si permette a La madonnina di gestire il materiale recuperato: la plastica sarà consegnata ad alcune ditte del settore che devolveranno un contributo alla casa di ospitalità.

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