Novara
Elezioni 2011, i ballottaggi a Novara e Vercelli, il voto nei piccoli comuni: pesa l’incognita 5 Stelle
Oltre alle attese sfide di Milano e Napoli, anche in Piemonte questo fine settimana è tempo di ballottaggi: a Novara e a Vercelli, soprattutto, ma anche ad Alpignano, Carmagnola, Chivasso, Domodossola, Pinerolo, San Mauro Torinese e Trecate. In tutta Italia saranno 85 i comuni in cui gli elettori – domenica 29 e lunedì 30 – dovranno tornare alle urne. Tra questi, 13 sono capoluoghi di provincia, in più c’è Ragusa che voterà per le comunali al primo turno. Oltre a Vercelli, i ballottaggi per le provinciali si terranno in altre 5 città: Macerata, Mantova, Pavia, Reggio Calabria e Trieste. Tra le incognite principali ci saranno ovviamente le scelte degli elettori del Movimento 5 Stelle (forte degli ottimi risultati a Torino) e del Terzo Polo.
NOVARA, IL FORTINO DELLA LEGA. Nella città di Roberto Cota, dove al primo turno ha votato il 68,99% degli aventi diritto, il candidato leghista del centrodestra, Mauro Franzinelli, parte favorito, con oltre 14 punti percentuali di vantaggio, e punta a confermare il Carroccio alla guida della città per il terzo mandato consecutivo. Al primo turno ha ottenuto il 45,89% delle preferenze, mentre le tre liste che lo sostenevano (Pdl, Lega Nord e lista civica Integrazione solidarietà sviluppo) hanno totalizzato complessivamente il 48,72%. Lo sfidante, il democratico Andrea Ballarè, ha avuto il 31,2%, a fronte del 30,11% delle liste che lo appoggiano (Pd, Sel, Rifondazione, Pensionati-Invalidi). Non essendo stato raggiunto nessun accordo ufficiale saranno dunque decisivi i voti del Terzo Polo (Udc, Fli e Pensionati), il cui candidato aveva ottenuto il 7,34% dei voti. I grillini, il cui candidato aveva ottenuto al primo turno il 7,76% delle preferenze, ha invitato a non recarsi alle urne. Dovrebbero orientarsi verso Ballarè i voti dell’Idv (2,85%) e delle liste civiche Novara davvero! (1,69%) e Giovani Idee (1,54%). In settimana il candidato democratico ha ricevuto l’appoggio di Sergio Chiamparino (giovedì) e di Matteo Renzi (venerdì).
VERCELLI, LA RINCORSA DEL PD. Ai ballottaggi di domenica e lunedì parte sicuramente in discesa il candidato del centrodestra, Carlo Riva Vercellotti, che al primo turno ha ottenuto il 49% delle preferenze, a fronte di un 51,15% delle liste che lo sostengono (Pdl, Lega, Pensionati, La Destra e Fiamma tricolore). Dopo l’accordo raggiunto da Riva Vercellotti con l’Udc (3,49% al primo turno, ma il candidato del partito di Casini, Luciano Gualdi, si è dissociato dall’apparentamento lasciando libertà di voto ai propri elettori), il centrosinistra si trova in svantaggio, ma non si arrende, cercando il sostegno dei partiti che al primo turno avevano corso da soli: il suo candidato, il teodem Luigi Bobba, parte dal 32,95% di preferenze (a fronte del 31,68% delle liste che lo sostenevano: Pd, Lista civica Vercelli-Valsesia, Pensionati-Invalidi, Moderati) e conta sul sostegno di varie liste (tra cui Idv, Sel, Fli, Api e Italia Federale) che complessivamente al primo turno hanno superato il 13% dei suffragi. Sulla sfida vercellese è intervenuto direttamente anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani: “Vercelli offre uno scorcio su come la confusione in cui regna il governo ha ricadute nella vita dei cittadini. È la provincia con la più alta percentuale di scorie nucleari in Italia, ma non si sta facendo nulla per risolvere il problema dello stoccaggio e con un decreto si vuole aggirare il referendum”.
GLI ALTRI COMUNI. Tra i piccoli comuni chiamati al voto, suscita interesse soprattutto Alpignano, in bassa Val di Susa. Dopo gli scontri degli ultimi giorni, infatti, il Movimento 5 Stelle, forti dell’8,2% al primo turno, ha invitato all’astensione i suoi elettori: “Meglio il sacrificio di un possibile seggio in Comune e le battaglie contro la Tav o per un nuovo ospedale che il gioco degli apparentamenti”. Il ballottaggio (una sfida a sinistra) sarà dunque tra Davide Arduino, il candidato di Pd e Idv che ha raccolto il 32,8% al primo turno, e Gianni Da Ronco (Sel), che parte dal 15,2%. I grillini avrebbero (e lo avranno, a meno di sorprese) un posto in consiglio solo con la vittoria di Arduino.
Anche a Carmagnola il Movimento 5 Stelle resta decisivo, con quasi il 9% dei voti (e un consigliere) ottenuti al primo turno: qui la sfida sarà tra Silvia Testa (Idv, Moderati, Sel, Pd, Prc) e Alessandro Salamone (Pdl, Udc). La prima parte favorita avendo raccolto il 47,1% dei voti contro il 23,1% dello sfidante. A Chivasso la sfida è tra il sindaco uscente Bruno Matola (Pdl, Lega), che parte dal 46% ottenuto al primo turno, e il candidato del centrosinistra Gianni De Mori (38,6%). A Domodossola, mentre il decisivo Terzo Polo invita ad andare a votare liberamente (10% al primo turno) la sfida si gioca tra il candidato sindaco di Pdl e Lega, Riccardo Galvani, fermo al 38,9%, e Mariano Cattrini, candidato del centrosinistra, al 35,6%. A Pinerolo il centrosinistra parte favorito, con Eugenio Buttiero (Pd, Moderati, Idv, Udc) al 35% al ballottaggio contro Andrea Chiabrando (Pdl), che al primo turno ha totalizzato il 24,5%. Il Movimento 5 Stelle potrebbe essere decisivo anche a San Mauro Torinese (11% e un eletto), nella sfida tra Roberto Olivero (Pdl, lista civica San Mauro Domani) e Ugo Ettore Dallolio (Pd, Idv, Moderati), con il primo che parte dal 31,4% contro il 23,5% dello sfidante. Infine, Trecate: commissariata dal primo aprile dell’anno scorso a causa della caduta della giunta di centrodestra guidata da Michele Zanotti Fragonara, la cittadina del novarese (“capitale” della rivolta in corso contro il gruppo dirigente del Pdl piemontese) vedrà la sfida tra Enrico Ruggerone (35,71%, sostenuto da Pd, Nel cuore di Trecate, Idv, Sinistra Trecatese, Pensionati-Invalidi) e il ventottenne Federico Binatti (21,1%, sostenuto da lista Binatti Sindaco, lista Giov@ni, Dc, La Destra, Lega Padana Piemont, Pensionati).
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