Felipe Melo, la Juventus e un amore mai nato

Adesso che Del Neri non c’è più, Felipe Melo capirà in fretta che l’anno prossimo giocherà in un’altra squadra. Dalle spiagge brasiliane, il centrocampista di Volta Redonda potrà rendersi utile alla causa juventina come raramente ha fatto nelle sue due stagioni sotto la Mole: basterà che dica “sì grazie” a un’offerta che prima o poi Marotta gli recapiterà. Non resta che attendere ma dubbi non ce ne sono: nella Juventus di Conte, spazio per Melo non ce ne sarebbe proprio. Vuoi perché il tecnico pugliese ama due centrocampisti centrali dal passo svelto (tipo Sissoko, che potrebbe essere testato in estate al netto degli infortuni e dei capricci di cui si è reso protagonista negli ultimi mesi), vuoi perché l’ingaggio di Pirlo – che non è un fulmine di guerra in quanto a velocità – chiude in pratica la serranda di fronte alle possibilità di conferma dell’ex giocatore della Fiorentina.
Saluti e baci, allora. Dopo due stagioni caratterizzate da tanti bassi e pochi alti, tre cartellini rossi e una ventina di gialli, 78 presenze e 4 gol complessivi. Cifre che rendono poco l’idea di quanto la Juve non abbia ricevuto l’apporto desiderato: Secco e Blanc lo avevano prelevato per la bella cifra di 25 milioni equivocando sul suo ruolo e pensando potesse essere quel regista del quale la Juve era alla ricerca. Come non detto, invece, e Oscar del mercato a Corvino: il quale lo aveva pagato 8 milioni appena l’estate prima spedendolo a Torino al triplo del prezzo originario. Oggi la Juve si spellerebbe le mani se potesse incassare una quindicina di milioni: considerato l’ammortamento del cartellino in sede di bilancio, la minusvalenza sarebbe relativa e con quei soldi Marotta potrebbe andare a caccia di altri giocatori le cui caratteristiche meglio si sposerebbero con i desideri di Conte. Inghilterra o Spagna: questi i campionati dove Melo avrà certamente mercato.
Domenico Latagliata

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